Franza il portale di Stefanaconi

 

"L'angolo di Antonella"

 

Antonella Lopreiato

CONTRO GLI ABUSI SESSUALI PENE PIU’ SEVERE

COME PREVENIRE LE CAUSE DI MALATTIE CARDIOVASCOLARI. LE MISURE PREVENTIVE PER LA SALUTE DEL NOSTRO CUORE

AIUTI NEI PAESI POVERI CON UN SOLO OBIETTIVO: “LO SVILUPPO SOSTENIBILE” IL PRESIDENTE OBAMA CON I SUOI QUATTRO PUNTI

L’AUTISMO E LE CAUSE DELLA PATOLOGIA IDIOPATICA

Gli Atenei che cambiano!

Natuzza Evolo e il dono del misticismo

Auguri di buon Natale a tutti noi

Oltre la crisi del millennio. L'Italia dei politici

La ripresa economica.

E' l'ora del rialzo

La popolazione africana è la più popolata e la più vecchia al mondo
 

Grazie Nazzareno!

Piccolo dono del Signore a noi "Gente di Stefanaconi"

Perchè comunichiamo?

Il computer sarà in grado di superare l'intelligenza del cervello umano?

Disturbo da attacchi di panico? La patologia del terzo millennio

La schizofrenia

La grande tragedia dell'Abruzzo.

Le donne che vivono nell'anoressia e nella bulimia.

Noi giovani del Sud e l’avvento della Pasqua

Violenza alle donne:  un male inaccettabile!

 


CONTRO GLI ABUSI SESSUALI PENE PIU’ SEVERE

 

Dopo le numerose vicende accadute a discapito di minorenni, finalmente la Camera dei deputati approva all’unanimità il disegno di legge, contro chi viola le clausole riportate dalla Convenzione. Quest’ultima, di Lanzarote rappresenta il passo in avanti verso un sistema più serrato. Gli abusi sessuali su minori sono tra gli argomenti di cronaca più sentiti dai mass media ed era necessaria una revisione accurata delle leggi a riguardo. Le pene quindi divengono più dure e severe per pedofili e anche per l’adescamento in internet e l’apologia della pornografia. Sfruttare minorenni per pornografia e addirittura prostituirli è reato penale. Chiunque usa le armi dello sfruttamento minorile su internet e violenze fisiche verrà punito severamente. Lo sconto diviene più malleabile se chi si ravvede e collabora con la giustizia ne da informazioni tali da imprigionare chi fa utilizzo di materiale pornografico e chi sfrutta il minore, col fine ultimo di ottenere l’eliminazione totale di tale reato. Il bambino non può inoltre essere sfruttato per lavoro minorile. La condotta delle maestre d’asilo e “non” che fondano i loro insegnamenti su giochi vietati su minori a scopo sessuale porta a pene altrettanto severissime. Considerati gli ultimi casi di maestre di asilo che toccavano i bambini e li costringevano a fare giochi sessuali per essere fotografati e creare per tale ragione un mercato di materiali vietati alla diffusione è reato. I bambini che si prestano alle volontà degli insegnanti possono subire dei traumi allucinanti. In questo caso psicologi dell’infanzia dimostrano che effettivamente potrebbero nascere problemi in futuro se non si risolvono i casi con estrema delicatezza. Le mamme non devono più temere per i loro figli. Dopo le ultime vicende sarà difficile trovare altri insegnanti che abuseranno dei bambini. Verrebbero subito adescati e sottoposti all’immediato arresto e perdita del lavoro. Con la speranza che in futuro tutto migliorerà altrimenti verranno prese delle decisioni molto più drastiche con l’obiettivo di eliminare quello che di marcio c’è nella nostra società. In ultima analisi il maltrattamento fisico e psicologico sono considerati abusi, senza dimenticare che purtroppo esistono anche gli abusi sessuali di tipo intra-familiare, dove si parla di un padre magari un convivente della madre, con figlie femmine ed extrafamiliare dove qui a pagarne le conseguenze sono anche maschi oltre che femmine. I bambini temono quando intuiscono qualcosa e assumono atteggiamenti poco chiari, a volte non parlano e hanno difficoltà a relazionarsi, non guardano di buon occhio il patrigno (nel caso egli fosse il suo abusatore) perché è tipico di soggetti con paure che si chiudono in loro stessi, non vogliono uscire di casa o se lo fanno non ci vogliono rientrare per via della sua presenza per la paura che lo rifaccia di nuovo. Le mamma molto spesso fanno fatica a vedere cose del genere poiché è più facile colpevolizzare il figlio per “atteggiamenti scorretti e poco raccomandabili verso un padre” che “credere ad una cosa del genere”. Il notevole numero di mamme che non se ne accorgono fa destare un po' di preoccupazione al punto che ultimamente è stato riconosciuto molto di più in dettaglio il problema perché i medici stessi e i grandi comunicatori hanno intuito che il rimedio per ottenere più attenzione sui figli è la comunicazione efficace ed efficiente. I mass media e il governo hanno fatto così tanta propaganda da informare chiunque. Il bambino va seguito ovunque: nelle parole, nel linguaggio e nella sua mimica gestuale. I bambini parlano poco ma i genitori, quelli più addentrati nel loro mondo si accorgono nel caso vi fossero tali accorgimenti, basta seguirli con più attenzione.

Torna all'inizio


COME PREVENIRE LE CAUSE DI MALATTIE CARDIOVASCOLARI.

LE MISURE PREVENTIVE PER LA SALUTE DEL NOSTRO CUORE

 

Il nostro cuore è soggetto a rischi qualora nello sforzo di un singolare atteggiamento distorto nei suoi riguardi ci conduce verso ritmi accelerati che comportano la salute dello stesso. Ad oggi le cause più importanti (dello sviluppo di seri problemi cardiovascolari) sono quattordici e sono state menzionate dal Ministero della salute in merito a studi condotti dalle diverse scuole del mondo. Il cuore si sa è il muscolo che per eccellenza, conta più nel corpo umano perché svolge funzioni vitali importanti nel nostro organismo, dalla respirazione alla funzionalità degli organi vitali. Purtroppo però una delle primissime cause di mortalità in Italia è generata proprio dalle malattie del cuore perciò l’unico modo per diminuire la potenzialità di eccesso è la “prevenzione”.
Possiamo stabilire un rapporto amicale con lo sport e attribuire ad esso un peso notevole per fare passi da gigante ma senza esagerare troppo. Dunque lo sport è uno dei motivi che può prevenire il rischio di malattie cardiovascolari come ictus o infarto ma attenzione a non eccedere troppo. Piccoli passi per volta senza esagerare e senza affaticare troppo il nostro cuore. Costanza dunque, e non “eccesso” . Scriversi in palestra è un modo assai vantaggioso per chi vorrebbe tenersi in forma ma a volte si sbaglia la modalità. “Fare sport volendosi bene” è questo il motto da seguire. Piccoli passi con grandi risultati poiché la fascia dei quarantenni sembra essere molto eccentrica e frenetica nell’adoperare sforzi assurdi in palestra. Forse per dimostrare che si è ancora in ottima salute. Affaticare il cuore con esercizi snervanti comporta un peggioramento dello stato di salute dello stesso. Meglio essere cauti in questo ed utilizzare modalità d’esercizi lenti e costanti.
Il nostro umore spesse volte, umoristicamente parlando, “è a terra”. Il legame che c’è tra cuore e umore è importante. Basti pensare che uno studio condotto da alcuni medici italiani esperti che hanno dichiaratamente esposto, in una rivista scientifica “Hypertension”, i casi in cui si è più esposti a infarti e ictus. La causa sembra essere legata all’aggressività e all’irascibilità. Arrabbiarsi comporta sforzi eccessive alle arterie che ne risentono in maniera considerevole.
Alcuni dettagli che riguardano la salute umana sono legate tra loro, come ad esempio fare una buona attività sportiva può contribuire a stare bene non solo fisicamente ma anche con l’umore. Legame questo che può contribuire a dare risultati migliori a lavoro ed evitare l’irascibilità. Un altro fattore di rischio sembra essere legato al cibo. Mangiare grassi in eccesso come le salsicce è come imbattersi in una strada a senso unico che non porta altro che malattie cardiache e circolatorie. La percentuale di rischio dimostrato dall’Università di Harvard è del 42%. “Mangiarne si ma senza eccedere”. Controllare i nostri atteggiamenti fisici ma anche quelli culinarie. Ad esempio il troppo sale in cucina. “Troppo sale nella dieta quotidiana mette a rischio la salute delle arterie: se la pressione sanguigna sale, i vasi diventano rigidi e causano l'arteriosclerosi. Il ventricolo sinistro del cuore, poi, aumenta di volume. Risultato: il pericolo di ictus o infarto aumenta vertiginosamente”;
non eccedere con il mangiare la carne rossa perché è ricca di grassi. Evitare di mangiare bistecche ogni giorno. La carne va mangiata con moderazione, senza esagerare durante la settimana.
In ogni dove, la vita non è sempre facile, si affrontano problemi e c’è chi vive una vita frenetica. Lo stress non è mai a “riposo” ma pare che annoiarsi faccia ancora peggio. Secondo una ricerca condotta da ricercatori britannici della University College di Londra, “le persone che dicono di annoiarsi nella vita hanno un rischio elevato rispetto a chi invece ha una vita piena”. C’è poi il fattore “sonno”. Dormire meno di 5 ore a notte non fa affatto bene. Dormire nella media di sette, otto ore va già bene. Dormire poco raddoppia il rischio di malattie cardiovascolari. A confermarlo sono gli studiosi di comunità della West Virginia School of Medicine di Morgantown, negli Stati Uniti. Il più alto tasso è riservato a donne e anziani. Non confonde l’idea di dormire bene che è anche un modo per svegliarsi in ottima forma e ottimo umore.
Come disse qualcuno “la vita è assai piena di ostacoli, l’ottimismo è l’arma vincente per superare il brutto che le appartiene”. In effetti al contrario il pessimismo compromette la salute delle arterie. Chi non è ottimista ha il 22% di probabilità in più di ammalarsi rispetto a chi ha poco ottimismo, che a sua volta ha il 22% in più di probabilità di chi ha un ottimismo moderato. Lo studio condotto dagli Usa e pubblicato dall'European Hearth Journal, ha avuto questo risultato assai interessante. La felicità, l’ottimismo aiutano, dunque a vivere meglio ma già questo lo sapevamo. Sapevate che guardare troppo la tv fa male al nostro corpo? Stare sempre fermi, non è un bene e aumenta i rischi di infarti o ictus perché l’attività fisica si frena e il corpo si irrigidisce. Un fisico frenato accumula zuccheri e colesterolo nel sangue, meglio muoversi anche perché stare fermi a non far nulla non rende “eccitante” la nostra bella giornata.
Un altro fattore imprevedibile è “russare” Chi soffre di questo genere di disturbi respiratori ha un elevato rischio di sviluppare l’ipertensione arteriosa, il diabete o addirittura infarto o angina per le complicanze cardiovascolari.
Non usare il filo interdentale comporta la formazione della placca che a sua volta provoca infiammazioni che danno adito ad un blocco dei vasi sanguigni.
Seguono quelli a noi ormai noti come: non fumare, non ingrassare, non eccedere nell’alcol.
l’insufficienza cardiaca è causa di morte della maggior parte delle persone nel mondo. Prevenire conoscendone le cause è il rimedio migliore.

Torna all'inizio


AIUTI NEI PAESI POVERI CON UN SOLO OBIETTIVO: “LO SVILUPPO SOSTENIBILE”

IL PRESIDENTE OBAMA CON I SUOI QUATTRO PUNTI

 

“La crisi economica interna non deve indurre gli Stati Uniti ad essere meno generosi verso i paesi poveri e non solo, ci sono quelli che hanno bisogno di aiuto per lo sviluppo interno” a dirlo è il presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama.  Come fare? Annunciando quattro punti importanti per la ripresa che verterà in importantissimi obiettivi posti dal Presidente, il primo delle quali sarà ricondotto a decifrare meglio, se non del tutto, la nuova definizione di “sviluppo” inteso ora come percorso sicuro verso l’aiuto a progredire passando “dalla povertà alla prosperità”, aiuto inteso non come si è fatto sin ora inviando soldi e medicinali ma aiuto inteso come affiancamento degli stati agli stati regressi. Il secondo punto è quello dell’obiettivo stesso dello sviluppo e in esso il fine raggiungibile. “Lo scopo dello sviluppo deve essere quello di creare le condizioni dove l'assistenza non è più necessaria - ha detto Obama - dobbiamo cercare uno sviluppo che sia sostenibile".

Nella nostra economia globale i progressi anche nei paesi più poveri possono incrementare la prosperità e la sicurezza di gente lontana dai loro confini, compreso il popolo americano", ha affermato Obama nel suo intervento all'Onu. I problemi che bisogna cercare in tutti i modi di affrontare, eliminandoli completamente, sono quelli legati alla salute e all’economia. Le epidemie aiutano a demoralizzare gli stati d’animo oltre che ad allargarsi violentemente ovunque, intaccando le popolazioni vicine, la necessità di intervenire è estremamente importante per soccorrere i paesi isolati. Bisogna che si aiutino per il bene di tutti. La povertà porta alla disperazione di milioni di famiglie che non riuscendo ad alimentarsi ricorrono all’estremismo violento e questo bisogna riconoscerlo poiché tutto ciò è il resoconto che gli aiuti offerti in questo modo non sono utili da soli. C’è bisogno di partecipazione tra Stati e l’aiuto di quest’ultimi affinché arrivino ad essere autonomi.

Il terzo punto è lo stimolo verso una netta crescita economica. "Sappiamo che i paesi hanno più probabilità di prosperare quando incoraggiano i loro imprenditori, investono nelle loro infrastrutture, espandono il commercio e si aprono agli investimenti, combattono la corruzione - ha spiegato Obama - Gli Stati Uniti concentreranno i loro sforzi su paesi come la Tanzania che promuovono il buon governo, il rispetto della legge, la trasparenza delle istituzioni, il rispetto dei diritti umani. Perché democrazia e crescita economica vanno sempre di pari passo". Il punto finale è quello della reciproca responsabilità. Gli aiuti devono essere trasparenti  come il modo in cui sono usati. "Nessun paese può fare ogni cosa ovunque e fare bene - ha concluso Obama - Per raggiungere questi traguardi dobbiamo essere più selettivi e concentrare i nostri sforzi dove troviamo i partner migliori e le maggiori possibilità di avere un impatto". Aiuti quindi più calibrati. Intanto sono stati stanziati 40 miliardi di dollari per donne e bambini ma sembrano non essere molti, visto la necessità di ulteriori sostegni per il crescere dell’economia e della così tanto sognata “sostenibilità” dei paesi poveri.

Torna all'inizio


L’AUTISMO E LE CAUSE DELLA PATOLOGIA IDIOPATICA

 

 “Riconosco in te la gioia di esistere, l’universo che ruota intorno al tuo mondo, l’introverso viaggio nei tuoi occhi mentre giorno dopo giorno superi ogni dolore che vivi… odio non poterti aiutare e a non riuscire ad entrarci dentro, sei il solo che combatte ma poi rinasci ed è subito un altro giorno, se solo tu potessi comprendere quanto ti amo…vivi in me ed io in te bambino mio e non sarai mai solo…”

Sono le parole disperate di una mamma che vive il proprio figlio e lo vede soffrire ogni giorno per una grave malattia, l’autismo..

Le difficoltà per chi vede un proprio figlio soffrire è grande ma sapere che è in estrema difficoltà e non poterlo aiutare è terribile. Per chi vive tutto questo è dura ma per un genitore diventa sempre più difficile. C’è una grande parte della comunità che aiuta questi genitori, dall’assistenza degli operatori socio-sanitari (O.S.S.) a terapie e sedute psichiche. Le grandi crisi che con l’aumento dell’età si aggravano, l’aumento del peso, la fisicità compromettono di gran lunga, il duro lavoro di un genitore. Ecco perché gran parte delle aziende sanitarie si occupano di queste tipologie di famiglie con a carico il proprio figlio autistico, ma non basta. C’è bisogno di molto altro ancora perché ci sono famiglie impossibilitate economicamente per poter portare i propri figli a fare riabilitazioni, sedute psichiche e quanto altro può bastare per il sostentamento (inclusi i farmaci).  I comuni, le province, le regioni ma prima di tutto lo Stato devono prendere a cuore la faccenda e garantire una legge che si adoperi per l’aiuto di chi, come il caso sopra citato, non riesce a farsi carico di spese ingenti al sostentamento dei propri figli autistici.

Le cure che garantiscono per l’intera vita un bambino autistico non esistono, primo perché la responsabilità economica è buttata a capofitto sui genitori già stremati dal dolore e poi perché non ci sono mai fondi. Non basta l’assegno mensile, (tra l’altro molto ridotto) c’è bisogno di altro.

Le esigenze di un bambino autistico sono svariate, iniziando dalla comunicazione relazionale, che è quasi sempre distorta e assai difficile (dipende dai casi e dalla percentuale di invalidità), alle ripetute sequenze stereotipate; comportamento indifferente verso gli altri, con un risultato compromettente tra linguaggio non sviluppato e quoziente intellettivo limitato. Ci sono casi molto più gravi o casi meno gravi, dipende dalla sindrome.

Per capire quando un bambino può avere una simile sindrome bisogna aspettare i tre anni poiché con lo sviluppo delle funzioni motorie e mentali ci si accorge di svariati comportamenti anomali. Comprendere quindi, che ci sono modi o casi assai singolari e che per tale ragione vanno valutate senza falsi allarmismi e con tanta cautela. Negli asili spesso le maestre non conoscendo a fondo questa patologia idiopatica, ne fanno subito allarmismo ed è sbagliato. Bisogna prima accertarsene e con ogni mezzo comprovato, esibire il caso e trovarne rimedio con assoluta dimestichezza di chi conosce e sa affrontare questa patologia.

L’aggressività è un altro sintomo che caratterizza gli autistici e purtroppo va affrontata con dei farmaci che garantiscono al bambino uno stato più fermo e non sempre agitato (caratteristica allarmante e primaria in questa sindrome). Purtroppo i bambini affetti da questa malattia devono essere trattati si, farmacologicamente ma devono anche essere accompagnati da sostegno psicologico alla farmacoterapia con supporto e/o sostegno alla famiglia.

 “L’autismo è una patologia che origina in infanzia, ma che nella quasi totalità dei casi ha delle ripercussioni notevoli sullo sviluppo della personalità, in adolescenza e nell’età adulta. E’pertanto indispensabile occuparsi in maniera consapevole e mirata di tutte le aree che investe”. “Purtroppo per questa patologia non bastano nemmeno i farmaci a risolvere i problemi e le difficoltà che si riversa sui giovani autistici perciò c’è bisogno di integrare il problema il più possibile con l’aiuto di tante persone esperte in questi campi e c’è bisogno di più ricerca per trovare le cause, ancora ignote, che caratterizzano tale sindrome e soprattutto la cura giusta che potrebbe migliorare non solo il linguaggio ma anche il dolore e l’aggressività del bambino”.

Torna all'inizio


GLI ATENEI CHE CAMBIANO!

LE NOVITA’ SULLA RIFORMA DELIBERA DEL SENATO
 

Dopo una lunga serie di emendamenti bocciati in Parlamento, la riforma sulle università arriva al Senato che la approva.
Con questa norma i professori universitari insegneranno fino a settant’anni e non più a 72. Nessun taglio all’età se non quella dei due anni in più, con la vecchia legge. La proposta iniziale di far andare in pensione i docenti a 65 per poter dar
spazio ai giovani, non è passata. Ora il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini dà spazio ad un’università più accorpata e favorisce i meritevoli. Nell’aula del Senato ribadisce: “Una riforma epocale, che rivoluziona i nostri atenei, introduce la meritocrazia e consente all’Italia di tornare a sperare. L’università sarà più trasparente, competitiva e intenzionale. Il ddl segna la fine delle vecchie logiche corporative, sarà premiato solo chi lo merita e finalmente si potrà competere con le grandi realtà internazionali”. Il testo approvato dal Senato aspetta di divenire effettiva riforma.
La Gelmini sembra essere sicura che una norma così sarebbe un’ottima partenza per far ancorare l’università italiana alle grandi del resto del mondo. Oltre a queste anticipazioni ci saranno anche tagli sugli atenei poiché gli atenei saranno incorpati con massimo dodici facoltà e non potranno indebitarsi pena il commissariamento, in più potranno assumere personale solo se saranno prodigiosi o meglio virtuosi nei loro compiti e in quelli di tutto il personale dell’ateneo.
Ci saranno i nuclei per il controllo sullo svolgimento dei compiti e questi valuteranno anche l’andamento dei lavori poiché dovranno in secondo momento (una volta che valutano il merito) attribuire dei meccanismi premiali che concorreranno a garantire le risorse attraverso accrediti per ogni ateneo, appunto, meritevole. Non è possibile inoltre garantire a vita i ricercatori se non con contratti a termine da un minimo di quattro a un massimo di cinque anni con un contratto che stipendia il ricercatore non più con 1.300 euro ma con una mensilità di 2.000 euro. Dopo il periodo annuale dei contratti il ricercatore passa da associato oppure lascia. Sono proposte obiettive con la speranza che possano dare un sano e reale contributo alla sapienza dei ragazzi che meritano.
Per una più sicura trasparenza e garanzia che questo disegno sia legge attuativa il ministro dell’Economia Tremonti ha assicurato che una parte del miliardo e 300 milioni, tolti agli atenei, verranno restituiti.
E’stata anche introdotta l’abilitazione scientifica nazionale che qualificherà gli idonei di prima e di seconda fascia. Le risorse che entreranno nelle università saranno investite ma c’è l’opposizione che replica alla maggioranza: “sulle risorse per ora solo promesse, niente fatti”. A dirlo è Vittoria Franco un’esponente del Pd che si associa anche a un’altra esponente, la Sbarbati Carletti che ritiene <<incostituzionale>> e <<scandaloso>> che si faccia una legge senza fondi  anche se riconosce che ci sono <<elementi positivi>>. L’Udc invece afferma: “La riforma dell’università? Un ennesimo spot”.
I rettori potranno rimanere in carica otto anni rieletti con 4+4 anni, non più rieleggibili una volta terminato il loro mandato.
Noi giornalisti resteremo ad osservare e riprodurre quello che passerà come effettiva legge (e non più decreto) alla Camera, nella speranza che il futuro dei giovani sia ancorato da meritocrazia e professionalità.

Torna all'inizio


NATUZZA EVOLO E IL DONO DEL MISTICISMO

 

Sembrerà molto difficile se non altro strano al lettore l’immagine di un articolo basato sul paranormale ma ci sono persone e aspetti della nostra vita che vale la pena descrivere e conoscere se non altro per non tentare di forzare il lettore scettico alla consapevolezza che la riconoscibilità dei fatti sia reale ma solo per informarlo dei fatti che succedono in vita, qualsiasi essi siano poiché i casi di fede esistono e provengono da una conoscenza spirituale sentita e personale di ognuno di noi. Ci sono persone che hanno una profonda fede e credono nei fenomeni definiti “paranormali”, ci verrebbe da chiedere cos’è che c’è di normale in questo mondo? Ogni cosa che viviamo è legge che l’uomo fin dai tempi più antichi ci ha imposto ed insegnato come “legge comune” ma non è detto che sia quella giusta, il punto è che se la seguiamo portiamo un pò di democrazia in un paese come il nostro che è pieno di magagne e incomprensioni da ogni fronte, partendo da quello politico fino ad arrivare a quello spirituale. Ovviamente interpreteremo l’aspetto spirituale in funzione di un accadimento mistico. L’uno novembre, giorno di ogni Santi muore una mistica poco nota ai media, Natuzza Evolo, una donna che durante il corso della sua vita ha avuto innumerevoli apparizioni di angeli, morti e persino Gesù Cristo e la Madonna. Per volere di Dio l’angelo che appare a Natuzza fa il meditore per arrivare agli uomini e riferire i messaggi. Durante la Quaresima, intensa settimana di Pasqua, la mistica presenta su mani, costato e piedi particolari piaghe le cosiddette “stigmate” dove “Natuzza” (diminutivo di Fortunata) ha vissuto con esse per tutta la vita ma solo durante quella particolare settimana Santa. La mistica ha avuto il compito di rievocare le sofferenze che Cristo a suo tempo subì sulla croce per espiare i peccati del mondo. Dalle stigmate compaiono vere e proprie figure di croci, anime e scritte particolari di una vera e propria scrittura. Sono state le immagini che hanno incuriosito medici e la Chiesa tutta. Dopo delle vere e proprie analisi non si riuscì a trovare un perché a quello che stava succedendo alla donna. Dopo anni di lunghe pratiche i medici, furono costretti ad abbandonare l’idea che vi fossero delle anomalie. La donna non diceva il falso ma il caso era stato riconosciuto inspiegabile. “Troverete la risposta nella fede, io non sono nessuno è il Signore che è venuto a me, io sono solo un verme di terra”, sono queste le parole della mistica ogni qual volta Le veniva fatta la domanda inerente il perché delle stigmate. Anche San Padre Pio era testimone di numerose stigmate che lo portarono alla vergogna al punto tale da nasconderle. Il suo dono è stato visto come un regalo dal Cielo.  

Un luogo sacro ha accompagnato la mistica italiana durante il suo percorso di vita ed è Paravati, una piccola cittadina della frazione di Mileto in Calabria, dove Natuzza nasce il 23 agosto 1924.

Il sogno da sempre considerato desiderio della Madonna che Le appariva spesso, era quello di costruire una Chiesa. Per quanto fosse lungo il cammino per la realizzazione della stessa, la madre continuava ad avere molte vicissitudini che le impedivano di avere una partecipazione costante soprattutto negli ultimissimi anni della sua vita per la sua lunga malattia. Nonostante tutto ciò, il desiderio e l’amore per Dio, proiettato in una profonda fede, continua nel suo cammino.

Natuzza si sposò per procura nel 1943 dove ebbe 4 figli. Migliaia di fedeli la ricordano come la mamma santa, la dolce e umile mamma che c’è stata vicino e che ora è con tutti i fedeli nella preghiera. Numerevoli pellegrini le fanno omaggio nel luogo Santo per ottenere ogni tipo di grazia e tanti sono stati i testimoni di miracoli avvenuti per sua preghiera e con la volontà di Gesù e la Madonna. Dopo la creazione dell’Associazione, diviene fondazione nel 1999, col nome di “Cuore Immacolato di Maria Rifugio di tutte le anime”.

Solo una mamma dal cuore tenerissimo che avrebbe fatto tutto con semplicità e infinita fede poteva far scendere gli angeli dal cielo e dare l’opportunità alla Chiesa di rinnovarsi attraverso l’introduzione dei cenacoli nel 1994 che sono stati voluti dalla Madonna e successivamente riconosciuti dalla chiesa.

Ad oggi che non c’è più, migliaia di pellegrini Le fanno omaggio con un piccolo gesto d’amore, presentandosi sul luogo e aiutando la fondazione che cura malati, anziani e quelle persone in solitudine. Sono attive adesso oltre alla fondazione, il centro che ospita gli anziani. L’idea è quella di costruire un grande centro religioso, arricchito da strutture di assistenza medica, per anziani e centri per giovani. Questo sogno di “Natuzza Evolo”, una volta concluso, si chiamerà “Villa della Gioia”. Non fermiamoci a pensare ma riflettiamo su quello che succede per opera del Padre, forse arriveremo a capire che non siamo poi tanto onnipotenti, che succedono anche queste cose e che se moriremo tutti tanto vale chiudere le porte alla guerra e desiderare la pace… chiuderle alla violenza, alla cattiveria, all’odio… e aprire le porte dell’amore, anche se questo è difficile, anche se per ovvi motivi siete smarriti, incompresi, sofferenti, quello che sarete oggi vi verrà ricompensato un domani. Il male rimarrà male, il bene sarà riconosciuto tale. Chiunque sarà messo nelle mani del Cielo! E… durante il giudizio finale, c’è chi sarà alla destra del Padre e chi sarà alla sua sinistra. Questo vi deve rendere sereni e come disse San Pio: “state calmi, non vi agitate, Dio vi vede e vi ascolta, abbiate pazienza e nella preghiera realizzerà Le vostre volontà”. Nessuno può dare un motivo del perché viviamo ma se riuscissimo a credere un pò di più forse si causerebbero meno omicidi, meno violenza e si farebbe più carità dando più amore al prossimo. Natuzza è stata un personaggio mistico dei nostri tempi e non lo dimenticheremo mai. Nella stessa casa Madre della fondazione giace il suo corpo, per chi ha perso la via, per chi non sa da dove iniziare e si trova solo, per chi è ammalato e disperato, faccia una preghiera rivolta o raggiunga quel luogo di preghiera e chieda il miracolo alla Madonna “non puoi sapere se in quel momento toccherà a te rialzarti dalle angosce del tuo mondo!”.  

Torna all'inizio


AUGURI DI BUON NATALE A TUTTI NOI
 

Auguri a coloro che sperano e chiedono giustizia, che il Divin Padre si unisca a loro in amicizia;
Auguri ai nonni che ci amano e a quelli che sono in cielo, che ci rendano felici e ci facciano prendere il volo;
Auguri alle mamme che soffrono perché hanno i figli lontani e anche a quelli che non l’hanno mai riconosciuti;
Auguri ai papà anime poco pensate che fanno della loro vita una gran fatica e a quelli che non lo possono fare portiamo lo stesso il grande dono dell’amore;
Auguri ai cani che amano più dei padroni e a quelli che sono al freddo e non si lamentano mai;
Auguri ai piccoli bambini che lottano per la vita e per la morte e a quelli che giocano nel giardino della loro casa; a quelli che una casa non ce l’hanno e a quelli che vivono nelle capanne della fame e della sete;
Auguri ai parenti più vicini e a quelli più lontani, che il loro cuore divenga pieno d’amore e a quelli che dell’amore costruiscono le fondamenta per la pace;
Auguri agli uomini lontani e soli, che i Santi del cielo si uniscano a loro;
Auguri agli amici che ci amano e ai nemici che ci temono;
Auguri a chi sa perdonare e a chi cerca e non ci riesce;
Auguri ai defunti che sono a noi vicini, a quelli che hanno bisogno di una preghiera e a quelli che la offrono per salvare tutte le anime;
Auguri a tutti quelli che amano il Natale e a chi non ce la fa poichè coloro che lo temono sono quasi sempre sofferenti e soli;
Auguri a quelli che aspettano che le loro lacrime riempiano di misericordia la Madonnina affinchè rinnovi le grazie di chi ha bisogno;
Auguri ai parenti serpenti, a coloro che sono dei santi e ai familiari che sono tanti, tutti diversi ma parenti, tutti strani ma parenti, tutti orgogliosi e modesti ma parenti, tutti diversi ma parenti, tutti uguali ma parenti, tutti in un solo mondo.
Perché il Natale è rinnovamento, Natale è resurrezione, Natale è perdono, Natale è gioia, Natale è amore, quello vero, quello sincero, il Natale lontano dallo stesso sangue ma vicino con amore a chi ci ama e a chi no.. Buon Natale!
Buon Natale a te che hai fatto del male, che la tua anima sia perdonata dal Padre Divino, che gli angeli del cielo rinnovino il tuo cammino. Che Dio ti faccia strada verso una coscienza nuova e ti allontani da quella perversa e ti conduca al rifugio del suo cuore poiché pieno d’amore…
Che Dio ti liberi dai tuoi peccati, che ti allontani dalla coscienza che ti logora, che porti la gioia osservando gli occhi dei tuoi figli. Che Dio ti salvi dalle rovine dell’inferno e ti porti pace nella tua casa in eterno.
Auguri ai giovani e ai vecchietti, quelli saggi e quelli onesti, i buoni e i cattivi;
Auguri agli angosciati perché tristi e allontanati, quelli dispersi e amareggiati, quelli sofferenti e addolorati quelli che amano o che mancano in tutto, quelli in solitudine e gli incompresi . Auguri ai malati tutti quanti…ai fedeli, ai prigionieri, ai perseveranti nella giustizia, ai legami d’affetto e d’amore.
Non temete aspettate ed amate. Auguri a te che hai perso un figlio e a te che aspetti che la giustizia trionfi.
Auguri a tutti i sofferenti perché abbiano dal Padre la pace nei loro cuori.
 

AUGURI DA UN GRANDE CUORE QUELLO DIVINO DEL SIGNORE!

Torna all'inizio


Oltre la crisi del millennio. L'Italia dei politici


A sentire la politica oggi il significato interpretativo delle analisi dei casi riguardanti la suddetta immagine delle figure che ne fanno parte è piuttosto estrosa ossia bizzarra, inopportuna e imprevedibile. Oggi si fa tutto con la parola anzi moltissime parole, discorsi e così via ma le azioni sono prive di validità e oltraggiose per chi come cittadino comune tenta di capire quello che sta succedendo. I politici parlamentari che litigano tra di loro o che dormono in aula, che si drogano, che vanno a letto con i trans non sono un segno di successo ma di degrado culturale oltre alla figura personalmente incivile dei personaggi politici che la fanno. Politici che non sanno che altro escogitare per fare il bene di se stessi, con leggi proprie; politici di schieramenti controversi e ribaltanti situazioni plausibili e ovvie. L’immagine oggi del vero politico dovrebbe rappresentare più che mai in questo periodo di crisi, un uomo corretto che faccia il bene di tutti e non del singolo partito o di se stesso. Ma non risulta essere mai così. Pensiamo ai maggiori esponenti dei due partiti di destra e di sinistra. Oggi ci si combatte tra partiti che si punzecchiano, si cammina verso un mondo paradossalmente universale, quello dell’univocità del giudizio tra pochi e molti altri politici. Non si fa il bene del cittadino ma il male di molti, non si controlla e non si governa per sostenere e superare una crisi economica ma si perde tempo nelle chiacchiere del giorno. Oggi si litiga in Parlamento e l’informazione riguarda il commento dei politici che hanno creato l’intoppo con questa o quella parola di troppo, il partito avversario risponde con altrettante polemiche e non si finisce mai di parlare a vanvera. Ma i problemi non si affrontano volta per volta litigando e colpevolizzando quanto piuttosto osservando e comprendendo che i sistemi adottati non sono quelli giusti. Se si vuole superare la crisi bisogna provvedere a tutelare il cittadino riconoscendo che egli sta vivendo un periodo di crollo economico e di conseguenza deve fare i conti con l’aspetto psicologico poiché deve pagare il mutuo, deve far crescere i propri figli e deve pur avere il diritto di essere al sicuro. Ma questa politica italiana ci fa sentire sicuri? Ci sono sempre più incertezze, crisi e debiti. Se presto non si affronteranno i problemi principali dello Stato italiano, finiremo sul lastrico e ci sentiremo costretti ad evadere fuggendo da questo paese che non garantisce nulla soprattutto ai giovani che vorrebbero mettere su famiglia o a quelli che hanno passato trent’anni della loro vita a studiare per garantirsi un futuro certo ma dov’è questa certezza? Nessuno più parla di giovani che hanno due lauree, un master e che sono a spasso perché è diventato uso comune ma se non ci smuoviamo in qualche modo il domani è prossimo alla fame e la maggior parte dei ragazzi sarà povero e fallito. Tutti noi vorremmo contribuire per non raccoglierci nella rassegnazione e prima che sia troppo tardi i grandi politici dovrebbero pensare prima di tutto a dare la possibilità a tutti di avere un posto di lavoro e invece nulla, sono tutti precari e senza un euro in tasca. Chi ha genitori che negli anni d’oro hanno messo un gruzzolino da parte va avanti e può sperare nel futuro, purtroppo incerto, di poter realizzare il sogno di fare un lavoro che piace e di cui è portato, aspettando e facendo la cosiddetta “gavetta”, chi non ce l’ha quest’opportunità o va a lavare piatti e fare lo spazzino con due lauree (con rispetto di chi ama questo lavoro) e sentirsi di conseguenza “un fallito” (perché ha buttato via anni di studio) oppure va a finire in povertà insieme ai genitori che con un solo stipendio non hanno cosa dare ai propri figli. Questa è un’Italia in lacrime! Sarà il Natale dei pensieri, delle lacrime e delle piccole cose, sì, quelle sentite ma anche quelle più preoccupanti e incerte e allora “Signori politici” visto che la Costituzione garantisce il lavoro come fonte sicura apprestatevi a guarire i mali dell’Italia e soprattutto dei giovani invece di estorcere sempre più denaro a chi non ce l’ha.

Torna all'inizio


La ripresa economica. E' l'ora del rialzo


Negli ultimi due anni la crisi economica che ha investito la politica monetaria di tutto il mondo sembra essere migliorata. In effetti c'è un lento ma importante rialzo che porterà alla fine dell'anno a una costante ripresa per tutti i Paesi che hanno vissuto la grave crisi. L'ottimismo per la fine della recessione è confermata dalla banca mondiale e dalle borse dove il presidente della Bce Jean-Claude Trichet afferma: "Sono un po' a disagio - ha detto - quando a causa di segnali positivi qua e là, diciamo che dopo tutto siamo vicini al ritorno alla normalità. Sappiamo che abbiamo ancora una enorme mole di lavoro da fare e che dobbiamo essere il più attivi possibile".
Durante la raccolta dei dati, si registra ad oggi la prima esistente e provata ripresa economica, l'ultima si è vista nel 1999. Dati questi che incoraggiano le banche. La percentuale in salita è quella riguardante la vendita delle case esattamente in rialzo del 7,2% con ultima registrazione a luglio. Per tale ragione il presidente della Fed Ben Bernanke è ottimista considerando che le borse mondiali debbano essere ragguardevoli da questo punto di vista. La politica mondiale delle borse in ripresa è molto lenta con una crescita che anche se investe la borsa americana e vede l'Europa al verde ha registrato un lento ma progressivo miglioramento. Per tale ragione si pensa che questa ripresa possa dare fine alla recessione degli ultimi difficili anni di crisi.
Bernanke afferma: "la ripresa sarà probabilmente lenta all'inizio con la disoccupazione che scenderà solo gradualmente dai picchi attuali. Negli Usa il tasso di disoccupazione si è attestato in luglio al 9,4%, con alcuni stati, come la California, saldamente al di sopra del 10%".
Con il lento ma costante impegno dei Paesi con leggero miglioramento, non si deve temere il peggio ma solo il meglio da tutto ciò. E' stato un anno che ha impegnato e sacrificato molte azioni che però alla fine hanno portato al rialzo ma questo non basta. Bisogna ricordare che si è comunque in un momento delicato e peculiare per le borse. Ci sono ancora molti sforzi da fare e anche se con lentezza bisogna attendere e sperare che ripresa non sia più timida e rischiosa ma attendibile di un sicuro progresso economico.
Il presidente della Fed Bernanke ha puntualizzato: "restano 'grandi sfide' da affrontare, anche alla luce del persistere delle tensioni sui mercati finanziari e delle difficoltà di aziende a famiglie a ottenere credito. La crisi ha avuto un 'costo umano ed economico enorme'. Ma la forte e rapida risposta delle autorità mondiali ha evitato il peggio. Dobbiamo attaccare le debolezze strutturali del sistema finanziario - prosegue- quelle che riguardano la normativa, così da fare in modo di non ritrovarci a dover sopportare i costi enormi di questi ultimi due anni". Evocando il 'panico' osservato fra settembre e ottobre 2008, Bernanke ha invitato a proseguire sulla strada della riforma del sistema finanziario, in particolare nella gestione del rischio di liquidità seguendo le raccomandazioni del comitato di Basilea".
Il discorso che ha affrontato il presidente al simposio organizzato dalla Fed di Kansas City è quello dal titolo "Riflessioni su un anno di crisi" che ha voluto evidenziare la timida e lenta ripresa che può significare la fine della crisi mondiale.
In Italia il presidente della Confindustria Emma Mercegaglia conferma la "leggera ripresa" ma ancora resta molto lungo e difficile il percorso da fare per riemergere dagli ultimi anni di recessione che ha portato a gravi conseguenze per le aziende dello Stato italiano e non solo. "Bisogna rifinanziare - afferma il ministro- gli ammortizzatori sociali a sostegno di chi perde il lavoro, bisogna abbassare tasse e contributi sui salari aziendali per dare più soldi in tasca ai lavoratori e più efficienza alle aziende, e infine dobbiamo anche rendere più forte le imprese". Il presidente ha richiamato all'attenzione il Governo poiché dopo i dati macropositivi l'Italia insieme agli altri trenta Paesi più industrializzati deve impegnarsi ad affrontare sfide cruciali per un riscontro ancora più positivo fino alla fine del rischio recessione.

Torna all'inizio


La popolazione africana è la più popolata e la più vecchia al mondo
La "Save the children" chiede aiuto ai leader mondiali a sostegno dei bambini africani denutriti


Quando alcuni studiosi per lunghi anni hanno approfondito gli studi sull'Africa, non si aspettavano di ritrovare tra le popolazioni più in aumento, il primato per la popolazione mondiale più antica del pianeta, ossia quello proveniente dall'Africa. Gli africani sono tra l'altro riconosciuti come il continente più popolato al mondo. Ad oggi si contano circa un miliardo di africani con la nascita sempre più in aumento di bambini che detengono il primato mondiale. Se continua così nel 2050 la popolazione africana sarà di due miliardi. Le mamme in Africa hanno un'incidenza di parti del 5,7% con la media mondiale di 2,6 figli per ciascuna donna. La colpa sembra essere legata alle abitudini sessuali, in effetti nel resto del continente si utilizzano sempre più contraccettivi, sono circa il 62% delle donne fertili che ne fa uso per evitare le gravidanze. Le moderne tecniche nei paesi più industrializzati permettono di incentivare l'utilizzo di meccanismi nuovi e proprio per tale ragione la donna è più emancipata e non rischia la gravidanza. Le donne europee sono più dedite al lavoro mentre le donne africane no. Si vedono sempre meno parti negli ospedali europei dove, per tale ragione, si riscontrano per la crisi mondiale delle soglie minime di nascite. E' un problema questo che porta alla tensione le popolazioni pronte a mettere su famiglia. Le tradizioni dell'Africa sono diverse e una di queste è la procreazione. La nascita di innumerevoli bambini ha portato all'aumento della popolazione mondiale aiutando chi invece è a rischio. Se continua così tra qualche anno l'Africa avrà una media di due milioni di persone ogni 50 anni. Nei Paesi poveri la ricchezza proviene dalla popolazione mentre nei Paesi industrializzati il rischio è alto. Nessuno più fa figli in numero elevato e anche il Sud ultimamente e in ribasso considerando una percentuale intorno all'1% di nascite italiane anche se il Sud aiuta tantissimo il Nord. Non siamo certo tra quelli che aiutano la demografia mondiale.
Gli studiosi negli ultimi dieci anni affermano "abbiamo prelevato campioni di sangue in tutto il continente africano- racconta Sarah Tishkoff dell’ Università della Pennsylvania - dopo dieci anni possiamo finalmente dire che l’Africa è stato veramente un continente melting pot, con al suo interno tutti i geni che nei millenni successivi avremmo trovato nel resto del mondo. E’ davvero il luogo di nascita dell’umanità. Il più vecchio ed ora anche il più giovane per la nascita di moltissimi bambini è l'Africa. Incredibile correlazione tra l'opposto e il suo contrario, irrefrenabile per le nascite e lento per l'evoluzione resta il più povero e meno industrializzato paese al mondo. Molte vite nascono ma molte ancora non hanno possibilità di crescita per via della fame e della mancata occupazione. Bisogna che i Governi mondiali provvedano al riordino della situazione incresciosa e massacrante che vive l'africano. Molte associazioni ed anche la Fao (l'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura) ha fatto molto per accrescere i livelli di nutrizione. Le nazioni unite continuano a trovare le possibili soluzioni per la salvaguardia degli innocenti che hanno bisogno di nutrirsi con l'integrazione e l'impegno sull'agricoltura. Ogni giorno muoiono più di 13.000 bambini per malnutrizione e per malattie guaribili. Sono dati davvero allarmanti bisogna solo impegnarsi a raggiungere un equilibrio costante per la salvezza delle vite umane attraverso l'impegno di ogni Stato.
"La vita è un bene prezioso e c'è chi vuole viverla ma non può!... perché non ha un po' di pane e c'è chi il pane lo butta! e c'è chi non vuole vivere e si uccide! Il mondo è in subbuglio ma le vite degli innocenti sono un dono che va tutelato e protetto, poiché è peccato far finta di nulla. E' un allarme umanitario", tuteliamolo! E' ciò che afferma "Save the children", un'associazione umanitaria che si occupa dei bambini di tutto il mondo. L'associazione ha anche chiesto aiuto ai leader d'Europa e dell'Africa di intervenire per dire basta a questa immane tragedia.

Torna all'inizio


GRAZIE NAZZARENO!

PICCOLO DONO DEL SIGNORE A NOI "GENTE DI STEFANACONI"


Stamattina mi sono alzata alle cinque. Come ogni giorno prendo la borsa e mi precipito giù per le scale per andare al bar ad aiutare mio padre. Sono felice come ogni giorno per la fatica che con amore sono tenuta a fare perchè è un dono del Signore. Oggi in particolare è un giorno speciale. Tengo tra le mani una meravigliosa foto: è quella di Nazzareno Calzone, L'ANGELO con la lettera maiuscola assunto in Cielo. Appena sua sorella Vittoria stamattina è venuta al bar a portare la foto mi sono emozionata. Come ogni giorno c'è un perchè alle cose, oggi il perchè ce lo da Nazzareno. Siamo in questo paese che tra tanti è un paese pieno di intrighi, maldicenze e soprattutto un paese senza nessuna voglia di lottare per il bene. Oggi Nazzareno mi ha ricordato il sacrificio di Gesù in croce, morto per salvarci dalle tentazioni terrene che ci portano alla morte, ma l'esempio più grande è la "speranza" e Nazzareno è speranza in mezzo a noi, egli è vita! Ha partecipato assiduamente alla vita cristiana, ha mantenuto un vivo e caloroso affetto per tutti, ha avuto un bellissimo carattere. Ci ha regalato un sorriso che non dimenticheremo mai. Egli è un angelo che approda tra le anime ancora incoscienti di Stefanaconi, quelli che non vogliono capire o che fanno finta di non capire, quelli ciechi o sordi o muti eppure Nazzaremo da morto vive ed è luce in mezzo a noi. Lui che non c'è, ha la vita e continua a vivere in mezzo a noi! e..... noi! noi viviamo? Facciamo del nostro meglio per sentire la nostra presenza in questo posto? Ve lo dico io, no! e sapete perchè la risposta è no? perchè continuiamo ad essere ciechi, ad essere sordi, ad essere muti e come può vivere un uomo senza nè sentire, nè vedere e ne parlare? Sentire significa ascoltare, noi ascoltiamo la parola di Dio? Vedere significa osservare, osserviamo le opere divine? Nazzareno è una testimonianza di Dio, l'abbiamo visto questo? o nel vedere ci limitiamo a dare un'occhiata e via? Ecco perchè voglio parlare adesso di lui e non ricordarlo solo quando è morto, perchè ecco...egli è vivo! vivo in mezzo a noi anche adesso; parlare significa portare la parola di Dio ovunque con l'esempio che ci ha dato Gesù, noi portiamo la parola di Dio nelle case della gente? ve lo dico io, no! perchè siamo solo testimoni di pregiudizi e chiacchiere, portiamo discordia, arroganza, disprezzo, invidia e soprattutto pettegolezzi. Ci arrendiamo al male perchè fare del bene significa sacrificio, a noi il sacrificio ci spaventa perchè ci aspettiamo che l'altro debba per forza ricambiare il nostro dono ma Dio ci ha mai detto che nel portare un dono dobbiamo aspettarci in cambio un altro dono? e dov'è il gesto d'amore? dov'è il sacrificio? Potremmo mai essere figli del Cielo se porteremo in dono solo invidia, odio ecc. La perseveranza è ancora più un peccato! Eppure Nazzaremo è morto per noi è morto per questo piccolo paese che lui amava così come Gesù si è sacrificato per il mondo. Ci ricorderemo mai della gioia infinita che la chiesa ci ha regalato? Egli è vita in mezzo a noi!
Ho una cara amica che mi parla sempre di lui, che era meraviglioso, un ragazzo adorabile e buono, un ragazzo pieno di gioia, un ragazzo che faceva parte degli scout. Eppure io l'ho conosciuto più da morto che da vivo, cosa significa per voi questo? che c'è qualcosa di più grande della vita terrena ed è la risurrezione. Ecco cosa dobbiamo pensare nella vita che noi portiamo in dono la vita eterna, dobbiamo solo meritarcela e come facciamo se continuiamo a perseverare nel male? Riflettiamoci! Perchè di te Nazzareno non ci dimenticheremo mai? Forse perchè tu sei l'anima che ci guida in questo piccolo paese che spero risorga insieme a te. Vorrei poterti raccontare tante cose che mi hanno dato speranza ma la speranza è di chi ha la voglia di combattere la vita e vita significa "amare". Come mai invece di amarci ci invidiamo l'uno con l'altro? Perchè soprattutto non ci accorgiamo di quanto potremmo essere felici se insieme al respiro del nostro corpo ci mettessimo l'anima che Dio ci ha donato? perchè non riempiamo di spirito santo i nostri cuori invece di arricchirci di pettegolezzi e opere cattive? Tu Nazzareno sei e sarai sempre la nostra speranza come quella tua dolcissima mamma che con tanta forza continua a entrare in Chiesa e ad ubbidire a Dio onnipotente che l'ha chiamata a fare il suo dovere. Non si è mai arresa, questo è un tuo miracolo, continuo a pensarla, la tua splendida mamma, che tra le tante è una delle migliori mamme al mondo perchè è come Maria che ti ha portato in Cielo e continua a sorridere per te e per la nostra comunità. Io la adoro anche se non gliel'ho mai detto, ha degli occhi umili così come umili ci ha chiamati Dio qui sulla terra. Com'è bello questo segno d'amore ma noi qui in questo posto queste cose le osserviamo? vediamo il bene che ci ha regalato Dio? forse continuiamo ad essere ciechi, muti e sordi. A quella mamma Dio e Gesù gli hanno garantito la salvezza eterna e ha dato spazio anche per noi in paradiso, vita infinita di infinito amore e luce misericordiosa.
Chiediamoci perchè Dio ci ha fatto fare ciò che facciamo ad esempio io mi sono chiesta perchè ho la capacità di imprimere queste parole in un foglio e la risposta è perchè Dio mi ha regalato un dono, il dono della scrittura per portare speranza, per portare le parole del Signore a tutti voi.
Tu Nazzareno sei venuto a me stamattina perchè io potessi portare parole di conforto e di conversione alla fede per le persone di questo paese. Conversione che spetta a tutti noi per raccogliere i doni del padre e salvarci tutti. Oggi tu ci guidi e noi incoscienti ci apprestiamo a corteggiare e desiderare il materiale, che cose immonde! Cosa mai potremmo fare con gli oggetti? niente! cosa mai potremmo fare pensando alle parole del vangelo e meditando? portare la nostra anima alla salvezza, ecco cosa! Salvare il mondo! Eppure tu lo sai quant'è bella la salvezza, tu sei in cielo sai benissimo com'è bella la luce divina, la pace e l'amore. Cosa ci vuole per capirlo? Pensaci Tu Nazzareno, prega per noi e infondi gioia in mezzo a noi.
Credete che queste parole sono mie? No! Queste sono le parole che ha portato Nazzareno in mezzo a noi per volere di Gesù che ci vuole bene e ci guida alla salvezza eterna.
Nazzareno è figlio di tutte le mamme di Stefanaconi, è il fratello di tutta la comunità è la gioia regalata a noi dal cielo!
Io oggi assaporo la sua presenza, che ne dite di assaporarla insieme a me? Provate e vi sazierete di gioia!
I passi che ho citato sono un dono per la mia comunità che amo immensamente con l'aiuto di Nazzareno vivo in mezzo a noi, che ha riempito le righe di questa pagina.

Provate oggi a pregare e non mormorare, Vi sazierete di gioia.

Torna all'inizio


PERCHE’ COMUNICHIAMO? IL COMPUTER SARA’ IN GRADO

DI SUPERARE L’ INTELLIGENZA DEL CERVELLO UMANO?

 

Ci siamo mai chiesti se quello che diciamo arriva al destinatario in maniera corretta e nel modo in cui noi vogliamo che arrivi il messaggio? Il ricevente del messaggio ha sempre capito ciò che abbiamo espresso? Come ci accorgiamo dell’errore? L’altro ce lo fa capire oppure risponde ad una cosa diversa da quello che noi inconsciamente abbiamo espresso? Si, a volte è così ci facciamo innumerevoli domande ma il punto base cioè quello più importante è perché e come comunichiamo? Risponderemo con molta facilità: “attraverso la parola altrimenti come facciamo ad esprimerci”? Il messaggio è un codice che va espresso con un linguaggio verbale ma anche con quello gestuale attraverso codici prettamente stabiliti (con un significato esplicito, un senso logico e con i giusti toni). Un messaggio breve o lungo che sia l’importante è saperlo decifrare. I codici altro non sono che dei segni che vanno decrittati in modo tale che il ricevente ne intuisca il significato. Il canale è il mezzo fisico attraverso cui arriva il messaggio. La fonte è colui o coloro che ne distribuiscono le informazioni quotidianamente. Questi elementi fanno parte del circuito comune della comunicazione senza la quale non ci sarebbero né l’uno, né l’altro. Oggi infiniti messaggi ci arrivano all’orecchio e coinvolgono anche altri organi di senso come la vista. La mattina usciamo di casa per andare a lavoro e ci accorgiamo vagamente degli innumerevoli messaggi che ci persuadono continuamente. Manifesti di pubblicità fissati ovunque, volantini e depliant che vengono distribuiti tra le strade. Rendere pubblico un oggetto significa renderlo noto a più persone possibili per rendere quel prodotto vivo e consolidarlo nel tempo attraverso la saturazione della marca. L’obiettivo è arrivare alla mente della gente attraverso la persuasione, come già sottolineato, attirando più persone possibili. Meccanismi come l’attrazione per i colori o per una frase che ci colpisce perché rappresenta in qualche modo la vita quotidiana di ognuno incuriosisce e a volte proprio per farlo notare, stupisce. Le persone vogliono sentirsi protagonisti delle loro storia e in qualche modo il pubblicitario li rende felici rappresentandoli in prima persona. La pubblicità è una forma di comunicazione verbale e gestuale allo stesso tempo. Ci colpisce perché è vitale, piena di colori e sfumature tratte dalla natura quotidiana dell’uomo. I gesti sembrano essere nulli nel loro significato se non aggiungiamo la parola, in realtà è la parola che ha bisogno dei gesti. Sembra infatti che il gesto (linguaggio non verbale) ha un’importanza preminente rispetto al linguaggio del 60% in un secondo posto troviamo la parola con il 30% e per ultimo il tono con il 10%. Ma come si arriva al messaggio? E’ necessario un processo di cui noi ignoriamo l’esistenza poichè non curanti della padronanza del motore più interessante al mondo ossia “il cervello”, capace di immagazzinare miliardi di informazioni al minuto. Il cervello che non supera nemmeno le macchine elettroniche poiché anch’esse costruite per l’intelligenza dell’uomo, ha un sistema nervoso che con un meccanismo connettivo assorbe un flusso di segnali e di informazioni nei circuiti cerebrali, definito “plasticità sinaptica”. “Accanto a computers sempre più potenti ma che utilizzano meccanismi computazionali non paragonabili a quelli cerebrali, gli studiosi dell'intelligenza artificiale stanno sviluppando sistemi computazionali, quali le reti neurali, che partono dal principio fondamentale del funzionamento dei circuiti neurali, la plasticità sinaptica e la capacità di modificare la propria attività sulla base dell'apprendimento e della precedente attività. Così, i più entusiasti studiosi dell'intelligenza artificiale prevedono che nel corso del presente secolo non solo si avranno computers in grado di avere consapevolezza di sé e di sentire qualcosa di molto simile alle emozioni umane, ma ipotizzano addirittura una sempre più stretta simbiosi fra l'uomo ed un computer che abbia raggiunto il livello evolutivo non solo di una macchina intelligente ma addirittura di una macchina spirituale”. Senza troppo esagerare gli esperti che riferiscono questo concetto sono entusiasti ed orgogliosi di procedere i loro studi sui neuroni capaci si trasmettere l’informazione attraverso il processo della “sinapsi” (attività dei circuiti nervosi) e congiungerli nello studio dei dispositivi elettronici. Le esperienze del vissuto umano vengono fin dalla nascita assorbite dal cervello tramite l’apprendimento e la memoria. L’ evoluzione del sistema nervoso centrale capta i codici linguistici e li fissa nella memoria. Ricordiamo una cosa quando ci sembra interessante. Se non lo è, la dimentichiamo in breve tempo ecco perché esiste la memoria a breve e a lungo termine. Questo per i computer non è un problema. Ci accorgiamo di ricordare molto di più un’informazione se la viviamo in prima persona per questo le esperienze ci aiutano a crescere. Tutto dipende dal modo in cui cresciamo. Ad esempio se l’ambiente che circonda il bambino è tortuoso e violento (è provato che dipende dall’accuratezza della mamma nei primi anni di vita, nel distribuire le necessarie esigenze del bambino, oltre al nutrimento, carezze, abbracci, calore, insomma tanto amore poiché durante i primi mesi di vita il bambino è angosciato nel provare delle strane sensazioni come avere fame perciò la mamma lo deve proteggere da queste angosce, se non lo fa il bambino cresce disturbato e violento). Bisogna dare al bambino più di quanto si possa immaginare ma quello che conta di più è che la famiglia gli dia tanto amore fin da piccolo per fargli capire i valori della vita e aiutarlo a diventare un uomo sano e cosciente.

Torna all'inizio


DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO? LA PATOLOGIA DEL TERZO MILLENNIO


C'è capitato nel corso della nostra vita di trovarci davanti ad una situazione di "panico". Ebbene gli attacchi di panico sembrerebbero essere uno tra le prime patologie del terzo millennio. In questi ultimi anni sono accaduti moltissimi drammi che hanno sconvolto non solo l'Italia ma l'intero mondo. Sono, tra quelli elencati in primo piano, gli attentati, la crisi economica e i fenomeni sismici ma troviamo inaspettatamente tra le prime anche una patologia che si verifica con l'improvvisa ed intensa paura dunque il "panico" descritto come momenti terribili ed inaspettati.

Almeno una volta nella nostra vita c'è capitato di riscontrare delle situazioni che ci hanno indotto ad avere gli attacchi di panico anche se non sono appunto prevedibili. Le situazioni che possono portare a questi tipi di attacchi e che incidono moltissimo sono: "la perdita o malattia di una persona intima, la separazione, l'essere vittima di una qualsiasi forma di violenza, problemi lavorativi o finanziari". Una volta che si vivono questi episodi, la paura che si possa ripetere l'attacco porta ad una maggiore alterazione di ansia e quindi di successivo panico. Di solito quando si verifica dura non più di trenta minuti con una costanza nel ripetersi degli attacchi di circa un mese per poi diminuire in alternanza e progredire in frequenza. Il timore è che questa patologia possa ripetersi in tempi sempre più brevi divenendo, per il paziente, un vero e proprio disturbo da attacchi di panico, insomma un incubo.

Uscirne non è facile ma occorre curare questa patologia poiché potrebbe provocare danni maggiori come la depressione cronica. Essi si presentano come delle crisi di improvvisa sudorazione, palpitazioni, dolore al petto, vampate di caldo, brividi, tremore, nausea e paura di soffocare e quindi di morire. Si perde il controllo di se perché si ha paura della paura stessa ed il terrore che questa possa ripresentarsi e divenire dominante nella persona. Questi episodi spesso si associano a delle patologie più specifiche che in concomitanza portano a regredire l'aspetto corporale e mentale poiché danneggiano lo stato psichico del malato. A volte questo assemblaggio provoca stati di disagi come l'agorafobia che porta a non riuscire a trovarsi in una situazione come quella di un posto affollato nelle masse poiché ci si trova davanti ad un profondo terrore o imbarazzo a muoversi o solamente spostarsi.

"Rosario Sorrentino, neurologo e direttore dell'Istituto di cura contro gli attacchi di panico del Pio XI di Roma spiega che si può curare con terapie farmacologiche mirate, affiancate da una psicoterapia breve cognitivo - comportamentale''. La persona che vive questi attacchi soffre moltissimo e spesso la cura è di fondamentale necessità per poter uscirne. Il male è nel credere che possa passare da sola senza necessaria cura ma in realtà queste paure portano una tensione terribile al cervello che si stanca e nello stress porta a danni esistenziali comuni che finiscono per aggravare la situazione divenendo cronici. La paura di uscire di casa, di prendere la macchina, di farsi una passeggiata diventa un'ossessione. Più il disturbo si ripete e più è essenziale prendere delle precauzioni poiché si presentano quasi sempre nei periodi di stress intenso anche se non è detto che in periodi di stress possa sempre e comunque presentarsi il panico. L'insorgenza del disturbo dei primi sintomi possono presentarsi con la l'agorafobia e quindi paura di prendere un autobus in città o paura di guidare da soli.

La soluzione al problema è la psicoterapia consigliabile e raccomandabile. Essa in questo caso è utilizzata come trattamento a livello cognitivo - comportamentale. Il terapeuta tramite le modalità del comportamento funzionale del paziente stabilisce un rapporto attivo pronto a comprimere, ridurre ed eliminare del tutto il disturbo. Affrontando le paure con l'aiuto della psicoterapia si può ottenere un risultato ottimale.

Torna all'inizio


La schizofrenia una malattia che aumenta sempre più per stress e traumi ambientali

 

Esiste una malattia che aumenta sempre di più nel nostro vivere ed è la schizofrenia. Poco affrontata e poco discussa è la malattia che più si verifica nelle grandi città dove lo stress e le delusioni portano ad uno stato a volte recidivo ed allarmante. Essa porta nella maggior parte dei casi (quelli più gravi), ad uno stato cronico che finisce per distruggere il sistema nervoso centrale. Ci è capitato spesso di vedere in giro per strada, magari in piccoli borghi o a tra i marciapiedi persone che parlano da sole, che urlano, che gridano il loro stato di dolore, per la maggior parte dei casi ubriachi (poco più gli uomini rispetto alle donne). Noi reagiamo d’impulso allontanandoci perché per tutti noi sono “pazzi” ma dietro la loro pazzia si nascondono storie infinite di gente che ha sofferto magari con delle perdite gravi di persone che amavano, magari sono stati emarginati ed abbandonati nel loro dolore e nessuno li ha portati in un posto sicuro dove curarli e stare loro vicino. Il mondo è in continuo isolamento, ormai i rapporti interpersonali si sono ridotti ad una macchina quella del motore elettronico, dei computer ma esistono persone sensibili che subiscono il distacco, che vengono abbandonati alla solitudine e al loro dolore. Queste persone sono anime in pena che vanno capite e aiutate perché non sono in grado di curarsi da sole. Se solo il mondo fosse più disponibile al bene piuttosto che al male tutto sarebbe più bello.

La schizofrenia è un disturbo mentale dovuto alla persistenza di sintomi psicologici di alterazione del pensiero, del comportamento e dell’emozione. Si esce da uno stato di normalità e si finisce in uno prettamente sconosciuto, temuto e incomprensibile.

 Le aree di intervento possono essere di tre tipi: psicofarmaco terapia; la terapia non farmacologica e la terapia riabilitativa.

Sono stati studiati casi particolari che inducono a pensare che tutto dipenda da fattori di tipo genetico, biologico e patologico ma non esistono cause specifiche di provenienza dei disturbi psichici. Sono stati per lo più studiati e approfonditi i casi sui gemelli o di tipo “genealogico” e delle “adozioni”.

Non possiamo non riportare i sintomi che caratterizzano lo stato di gravi ripercussioni sul malato.

I più noti prevalentemente sono: alterazione del pensiero, deliri, disturbi sociali e del lavoro, allucinazioni. La sindrome schizofrenica è molto più alta tra gemelli monozigoti perché è di circa il 50% rispetto a tutti gli altri. Dipende per lo più da fattori genetici e ambientali (traumi, stress etc.).

La scienza psichiatrica continua i suoi studi sul mondo del paziente schizofrenico, incapace di capire lo stato sociale e del suo stesso essere. Non riconosce lo stato reale delle cose ma le fa proprie e vive in un mondo tutto suo. L'autostima e la fiducia nelle proprie capacità senza rendersi conto sono aumentate e sono possibili le condotte a rischio (rapporti sessuali promiscui e senza precauzioni, guida spericolata, abuso di alcool e sostanze stupefacenti.

Il termine “schizofrenia” proviene da uno psichiatra svizzero di nome Eugene Bleuer che nel 1911 conia il termine sotto l’aspetto di… “gruppo di psicosi a decorso a volte cronico a volte invece caratterizzato da attacchi intermittenti, che può arrestarsi o regredire in qualsiasi stato ma che non permette una completa restitutio ad integrum…. La malattia è caratterizzata da un tipo specifico di alterazione del pensiero, dell’affettività e delle relazioni col mondo esterno….”

L’esordio della malattia può verificarsi in seguito a fattori stressanti come l’ambiente ad esempio la fine di una relazione. Di solito i soggetti che subiscono un tradimento o l’allontanamento e perdita del vero amore subiscono dei traumi tali da indurre il soggetto a perpetrare nell’errore e perdurare in un disturbo ossessivo-compulsivo che sfocerà nello sfogo di delirio, allucinazioni, alcool. Naturalmente non si può generalizzare ma gli studi confermano che i casi studiati a riguardo sono veramente tanti. In effetti in stati depressivi come nei casi di disturbo bipolare (da non confondere con la depressione) il soggetto che assume alcool non fa che peggiorare ed aggravare gli stati depressivi facilitando la disinibizione e utilizzando comportamenti inappropriati. La frustrazione continua dovuta come accennato sopra alla perdita di un amore o più grave dovuta alla perdita di una persona cara, porta il soggetto a continui deliri e aggressività spesso sugli altri. Non si rende conto ma il malato maniacale assume atteggiamenti ed idee grandiose ed eccitanti e, in alcuni casi, possono diventare veri e propri deliri: in tal caso la persona ha convinzioni personali non corrispondenti alla realtà, mantenute anche a fronte di chiare dimostrazioni della loro falsità.

“Chi soffre di un episodio maniacale diventa ostile, provocatorio, aggressivo e a volte violento. Un dato abbastanza caratteristico è la tendenza a non riconoscere e a negare il proprio stato patologico; in tal caso, diventa molto difficile intervenire senza che la persona manifesti diffidenza o aperta ostilità”. Questo dato è provato in seguito a dei dati attendibili che sono stati studiati al Dipartimento di Scienze Psichiatriche e Medicina Psicologica presso l’Università la Sapienza in Roma .

I pazienti malati vedono cose che non esistono, ripetono le parole che sono state dette poco prima da qualcun altro; non parlano in modo logico e sono incoerenti; mostrano un’affettività povera o del tutto assente; hanno difficoltà di concentrazione; soffrono di continuo e perdono la voglia di lavorare. Allucinazione, comportamento disorganizzato e sintomi negativi come mancanza di volontà, apatia, mancanza di logica, sono le cause di un conseguente fattore ambientale in seguito ad un forte trauma psichico o genealogico.

L’importante è non allarmarsi perché in caso si presentino tali sintomi i familiari del soggetto possono rivolgersi a delle case di cura anche solo per accertarsi che il proprio familiare è in stato di buona salute. Naturalmente questo atteggiamento è da considerarsi solo nei casi in cui la cosa è particolarmente ereditaria o si notino realmente sintomi del tutto anomali alla realtà comune in cui viviamo ogni giorno perché infondo con ironia un po’ pazzi lo siamo tutti.

Torna all'inizio


LA GRANDE TRAGEDIA DELL’ABRUZZO

 

Erano le ore 3.32 del 6 aprile quando l’Abruzzo ha vissuto il terrore per il devastante terremoto che ha distrutto completamente alcuni piccoli paesi della regione. L’epicentro è stato a Tornimparte, la paura e il terrore si sono avvertiti soprattutto all’Aquila, Paganica, Fossa, Collimento, Tornimparte, Villa Grande, tutte località colpite e distrutte dal dolore. La frazione di Onna è completamente rasa al suolo. Continuano incessanti le scosse di riassestamento per tutto il giorno e anche stanotte intorno all’una e quindici si è avvertita l’ennesima scossa fino a raggiungere la capitale registrata dagli strumenti con 5.8 della scala Richter. 

In totale si contano più di 150 morti e 1500 feriti. Il fenomeno sismico che ha creato il panico e il crollo di molte abitazioni notte del 6 si è avvertito con 5.8 della scala Richter. Gli sfollati sono 7000, i dispersi 250 e i morti 150. Sono 1500 i feriti. La forte scossa si è sentita anche a Roma e dintorni.

Dopo il terremoto che ha sconvolto l’Abruzzo, le profonde ferite di una regione che ha subìto la dolorosa perdita di 150 morti ha distrutto gli animi di coloro che nella tragedia hanno perso anche casa, futuro ma soprattutto bambini, familiari e parenti.

Possibile evitare la tragedia? Purtroppo i terremoti non si possono prevedere ma c’è chi dice che le scosse si sono avvertite giorni prima e che si sono susseguite per un’intera settimana e che nessuno ha dato l’allerta perché in quel caso probabilmente si poteva evitare una tragedia così devastante. Sono ancora tanti i ragazzi dispersi nella casa dello studente all’Aquila e stanotte i vigili del fuoco hanno estratto dalle maceria una ragazza di 24 anni, ancora viva, di nome Marta che era rimasta bloccata da tre travi e nemmeno i soccorritori esperti come i vigili del fuoco riuscivano ad estrarla dalle macerie, per via della posizione scomoda e pericolosa degli esperti che hanno dovuto fare i conti con la fragilità dell’operazione e dal fatto che la ragazza aveva i piedi bloccati.

Due coniugi sono morti e tanti altri ancora e oggi tutto il pomeriggio si è mobilitata la protezione civile, i vigili del fuoco, la croce rossa e i volontari che hanno dovuto fare i conti con l’incessante pioggia che impediva ed ostacolava i lavori di estrazione dei corpi e che continuerà anche nei prossimi giorni. Sono 5000 le forze impegnate in questa operazione che arriveranno nella regione oggi e che saranno operativi immediatamente. Gli aiuti arrivano da tutta Italia e il governo ha stanziato 30 milioni di euro in attesa della riqualificazione della spesa pubblica ed anche l’UE ha contribuito con diversi milioni di euro. In attesa di quantificare i danni, il governo si riunisce in commissione e agisce con tempestività – dichiara il Ministro Carfagna – con il comitato operativo la notte del disastro naturale, il presidente ha seguito la vicenda per tutta la mattina. E’ stato allertato lo stato di emergenza e oggi ci sarà lutto nazionale. La notte la gente si è organizzata a dormire nelle tende, negli alberghi e nelle macchine. Sono state infatti allestite tendopoli (oltre 400 ed entro la giornata di oggi diventeranno 2000 posti letto) di capienza 8-10 persone per uso familiare e 16 posti letto per quelle più grandi e sono state aperte le pubbliche amministrazioni come le scuole o i circoli per adagiare gli sfollati che ricordiamo sono 70 mila. Rimangono ancora molte domande come ad esempio perché ad oggi queste amministrazioni pubbliche locali sono disagiate e mal ridotte? Perché in una situazione come quella della casa dello studente si deve sentire ancora un numero allarmante di giovani che muoiono sotto le macerie? I genitori che ancora non hanno notizie dei loro figli, come possono sopportare un dolore simile per una non curanza degli edifici inagibili e per niente controllati dal governo? Qualsiasi male prodotto dalla natura bisogna prevenirlo, prendendo ed attuando misure più concrete, oltre alle norme previste per i rischi sismici.

Il Presidente della Repubblica Napolitano ha espresso il proprio dolore per la furia devastante che si è abbattuta nella città dell’Aquila e dei paesi della provincia incoraggiando le istituzioni locali a fronteggiare con prontezza l’emergenza. A coordinare e distribuire dei fondi e dei mezzi messi a disposizione del governo è stato nominato il sottosegretario Bertolaso.

L’ospedale dell’Aquila il San Salvatore purtroppo è mal ridotto e con il 90% dell’inagibilità è arrivato al punto che purtroppo le persone ferite sono state trattenute nel cortile dell’azienda locale. Si è messo a disposizione una squadra di elicotteristi pronti a trasferire le persone più gravi negli ospedali più vicini.

Sono state messe a disposizione oltre 4.000 stanze d’albergo, servizi navetta e appunto centinaia di pullman. Anche a Paganica sono state allestite tende e utilizzati materiali di sussistenza, materassini gonfiabili per sfollati e ci sono stati decina di migliaia di ricoveri d’emergenza anche nei circoli. Sono arrivati anche psicologi e neurologi da Roma per sostenere e contribuire ad aiutare le persone che hanno subìto il forte trauma di aver perso bambini, familiari e casa.

C’è bisogno di tempestività ed efficienza oltre al massimo impegno possibile da parte del governo.

Torna all'inizio


LE DONNE CHE VIVONO NELL’ANORESSIA E NELLA BULIMIA

 

L’anoressia e la bulimia sono tra le maggiori malattie che colpiscono giovani e donne compresi tra i 12 e i 25 anni. Nel mondo di oggi continuano ad esserci esempi sbagliati come in internet sui blog e soprattutto sulla passerella: modelle che sono accettate solo con la taglia 38, una vergogna! Le donne seguono i prototipi di modelle magrissime e finiscono per uccidersi. Sono circa 200 mila in Italia mentre se si nota negli altri Stati la percentuale è quindici volte più alta. E’ un allarme sempre più comune e preoccupante. Sono state create campagne di sensibilizzazione contro quello che è definito “disturbo alimentare”. Ma perché non dimostrare il contrario? Ossia perché se la modella ha la cosiddetta “taglia 42” deve per forza essere escluda dal mondo del lavoro? Perchè non dimostrare che si può accettare il proprio corpo senza necessariamente avere una piccola taglia? Quante donne sono affascinanti con un chilo in più? Tante!

Oggi i casi di anoressia e bulimia sono sempre più in aumento. Le donne che hanno dei problemi di questo genere seguono prototipi di vita sbagliati.

Le malate di anoressia iniziano pensando di diminuire i pasti, in un secondo momento cercano di eliminare i grassi mangiando solo verdure finendo per non mangiare affatto saltando i pasti. A casa all’ora di pranzo o cena per giustificarsi dicono: “ho mangiato fuori con gli amici” oppure “non mi sento bene oggi” e intanto però lo stomaco si chiude, non riescono nemmeno a bere, iniziano a sentirsi deboli con svenimenti più comuni e frequenti ed entrano nell’abisso senza riuscire più ad uscirne. Si continuano a vedere brutte e non piacevoli, agli occhi degli altri, loro, si sentono orrende perché grasse e magari sono davvero molto magre. Dentro il loro corpo stanno malissimo. E’ importante che i genitori si accorgano del problema e lo sappiano affrontare prima che sia troppo tardi poiché chi è malato di anoressia non riconosce di avere un problema né lo ammetterà mai anzi si abbandona a se stesso e diviene sempre più riservato creando a se stesso disagi sociali insomma si fa del male in tutto e per tutto. La reazione è lenta ma una volta dentro, come la droga è molto difficile uscirne anche se non impossibile. Le cure sono lunghe e durature ma la volontà è la migliore cura possibile. Si inizia perciò da lunghe terapie psichiatriche e psicologiche, si identifica il problema e lo psicanalista cerca di eliminarlo portando il paziente ad uno stato di miglioramento ed eliminazione parziale inizialmente e totale dopo qualche anno, del problema. Le ripercussioni possono essere legate ad uno stato psicologico di disagio che proviene dai genitori in età molto piccola. Crescendo il disagio appare maggiore perché si passa dall’essere adolescente all’essere donna non riuscendo ad accettarsi e chiudendosi in se stessi. Con l’anoressia l’effetto è il calo del peso e l’immediata “amenorrea” mentre la bulimia a causa del vomito costante e dell’utilizzo di diuretici e lassativi per disfarsi del cibo rimasto nello stomaco, si provoca il “danneggiamento della valvola cardiale, delle gengive e dei denti, la mancata assimilazione dei sali minerali e lo sconvolgimento delle funzioni intestinali”. Si mangia tantissimo, ci si “sgozza” ma l’attimo dopo si finisce in bagno e si rimette tutto. Questo va avanti per un bel po' di tempo finché non iniziano i primi sintomi di crampi allo stomaco. Il punto è che il bulimico riesce a nascondersi perché mangia fino ad abbuffarsi poi subito dopo con una scusa corre in bagno mentre l’anoressico non può nascondersi per lungo tempo perché effettivamente non mangia.

L’unico rimedio iniziale per le persone malate di anoressia e bulimia è riconoscere di esserlo facendosi curare da dottori esperti in quel campo. Le famiglie dovranno essere sempre più vicine e seguire il consiglio dello psicoterapeuta creando un ambiente in casa per lo più sereno e rilassante da poter riconoscere al malato che non è solo nell’affrontare questa battaglia.

Torna all'inizio


NOI GIOVANI DEL SUD E L'AVVENTO DELLA PASQUA

 

Grandioso messaggio dei nostri padri: “andate per la vostra strada, studiate o lavorate ma con grande orgoglio perché siete eredi della grande Calabria”. Continuiamo a vedere le grandi cose che ha fatto l’uomo e ci rende felici quando quell’uomo è della Calabria, la nostra meravigliosa terra. E perché nessuno quasi di noi giovani se ne rende conto? Io come tanti miei concittadini abbiamo un grande dono che è quello di riconoscere le cose belle del nostro posto, forse perché ci siamo allontanati per studiare e avendo avuto esperienza fuori del nostro ambiente, ci siamo resi conto che “comu u paisi nostru non c’è nenti”! Quando usciamo nelle grandi città è piacevole vedere posti di grande rilievo come i monumenti o grandi opere d’arte eppure chi è fuori porta con se i ricordi della propria infanzia, gli amici, i vecchi compagni di scuola, le marachelle e perché no anche le grandi litigate tra parenti e amici e si, perché questa è la vita, anche per chi sbaglia a noi non deve importare perché a noi ci ha aiutato a crescere e ad essere umili e orgogliosi di come siamo fatti dentro. Ognuno sceglie di essere ciò che vuole e di fare ciò che crede della propria vita ma chi rimane con l’animo umile e gentile vivrà sempre nel bene. E’ il nostro animo che ci rende unici. Com’è meraviglioso accorgersi che la vita è una e bisogna viverla nel bene, chi fa opere buone si sente ricco e carico di buona volontà. Che esempio grande ci dà un padre che ha un animo unico e pensa prima per gli altri e soprattutto per la famiglia e poi per sé. Che bello sapere che le nostre mamme quando siamo fuori paese, in quella che vedono una città grande, ci chiamano al telefono costantemente e continuano col dire: “stati attenti ca u mundu cangiau”!

Tutto questo fa parte dell’animo del calabrese, buono e generoso e con un carattere forte pronto ad affrontare le battaglie della vita. Spesso la gente di fuori ci confonde ma appena ci conoscono bene si innamorano delle nostre tradizioni e della nostra bontà. Le feste di paese che ci uniscono sono irripetibili perché ogni anno portano un nuovo dono e nuovi vissuti. Vorrei parlare della Pasqua che a me piace in modo particolare perché appena si arriva in paese ci si saluta con tanto affetto e si danno gli auguri. A qualcuno non piace abbracciarsi perché pensano che ci sia falso perbenismo. Perché invece non ammettere che quel giorno speciale è per tutti noi ed è grandioso perché infondo è bello. Che bella l’affrontata! Emozionante, vediamo gente anziana e i nostri genitori far scendere colate di lacrime, c’è chi porta in dono qualcosa alla Madonna, qualcuno che ha nel proprio cuore un pensiero che lo rende triste e che col voto porta quel dono alla grande Madre, un desiderio colmo di tanto amore. Il papa nell’enciclica ci ricorda sempre: “chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui”. Giorno di pasqua vedo finalmente il paese unito e ricolmo di gioia, impaziente nell’ammirare l’affrontata. Davanti alla piazza la gente si unisce e gli amici si abbracciano con grande gioia. Ricordo che l’anno scorso per tutta la settimana di pasqua veniva al bar una colomba bellissima. Stava sempre vicino a mio padre e la gente meravigliata si chiedeva come mai ed io mi sono sempre detta che quello era un dono, un riconoscimento del Signore durante il periodo dell’avvento per tutti coloro che potevano ammirare quel gesto divino.

L’“affontata” è l’incontro della Madonna con Gesù e tutto avviene perché San Giovanni va ad annunciare alla madre che il proprio figlio è vivo così appena la Madonna lo vede gioisce e si spoglia dalle vesti in lutto con una veste color del cielo. Ammirare un evento così grande è di una felicità immensa. I cuori si aprono alla gioia e allora godiamoci la nostra meravigliosa ed unica pasqua. Ci sono paesi in Calabria che hanno delle tradizioni diverse dalle nostre infatti il detto dice: “paisi chi vai usanzi chi trovi”. Ricordo quando andammo io e la mia famiglia a Dasà è stato toccante, appena i Santi venivano presi si correva da una grande salita e tutti vestiti in lutto gridavano e piangevano. Tutto avveniva in un arco di tempo abbastanza breve perché si corre tantissimo. Noi della famiglia avevamo scelto un posto a nostro avviso confortevole e di grande veduta ma appena abbiamo visto tutta quella folla di gente venirci incontro, ci siamo resi conto che tutto quello spazio era per l’evento e che noi rischiavamo di rimanere schiacciati. In fin dei conti abbiamo avuto una bella esperienza ma la nostra “affronatata” a mio parere è la più bella e la più emozionante.

Torna all'inizio


VIOLENZA ALLE DONNE: “UN MALE INACCETTABILE”

IL GOVERNO E IL COMUNE DI ROMA ATTUANO PROCEDIMENTI A SOSTEGNO DELLE DONNE E CONTRO CHI VIOLENTA

 

Il dolore dentro, la vergogna, l’inaccettabile condizione fisica e psicologica, ripudio di sé e dell’altro, mancanza di fiducia e per finire perdita della stima di sé e nei confronti dell’altro. Quell’altro che diventa un “mostro”, un uomo che poi uomo non è, forse è una specie di essere che non ha dignità e non la riconosce. Ma chi è che può capire cosa si prova? È un male troppo grande! Si parla di violenza alle donne, la stessa che coinvolge milioni di vittime e che purtroppo è divenuto tema di nota attualità. Non se ne può più! Donne maltrattate, stuprate per la vergogna di chi non sa stare al mondo! Dolore inaccettabile perché viola la libertà di chi sa vivere e che vorrebbe farlo senza la paura o la vergogna di esserci. Ora basta! A dirlo sono tante donne che hanno subìto violenze inaudite come lo stupro e che si susseguono giorno dopo giorno aumentando sempre di più le denunce fisiche e psicologiche presenti principalmente nelle mura domestiche. I dati affermano che il 69,7% delle molestie avviene tra le mura domestiche. Una percentuale questa che deve far riflettere. Le donne vorrebbero tutelate e aiutate con più sostegno da parte del governo.

Non solo! purtroppo si parla anche di violenze subite per strada da stranieri, l’ultimo incubo avvenuto a Guidonia ai danni di una coppia che si trovava in una zona periferica, lui aggredito e bloccato, chiuso nel bagagliaio, lei circuita, sottratta dal ragazzo con forza e violentata a turno da un gruppo di cinque rumeni di cui quattro avevano il volto coperto.

Dopo gli ultimi casi di aggressione e stupro ai danni delle donne vittime indifese di questo male incurabile, il Consiglio comunale straordinario sulla violenza sulle donne ha votato ieri all’unanimità la delibera dalla Commissione delle Elette che prevede la costituzione di parte civile del Comune di Roma nei procedimenti giudiziari connessi con tutti i reati sessuali sulle donne: "Perché la violenza sulle donne è uno dei grandi fenomeni da sconfiggere altrimenti la battaglia sulla sicurezza in città sarà persa" spiega il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Il premier Silvio Berlusconi, replica alle critiche alla sua battuta a commento dello stupro avvenuto alle porte di Roma. "Lo stupro è un reato indegno, incivile ed esecrabile. Punto e basta”.

I dati Istat sono sconvolgenti, sembra infatti che sono 14 milioni le donne vittime di violenza. Nel 2008 sono stati registrati dalla Questura di Roma 220 casi avvenuti nella sola capitale e provincia. Sarà attivo il servizio “H 24 Donna” per le vittime di violenza, potenziato il numero dei centri antiviolenza attivi sul territorio e creati di nuovi in collaborazione con i municipi per un primo contatto, accoglienza, ospitalità, consulenza psicologica, legale e medica e reinserimento sociale delle vittime.

Gli impegni che dovrebbero essere già attivi sono anche: “l'educazione alla non violenza mirata in modo particolare nelle Scuole; la formazione degli operatori di polizia e dei centri di accoglienza; campagne di sensibilizzazione per far uscire dal silenzio le donne; tempestività di intervento per le situazioni a rischio; piano di sicurezza per il controllo ed il governo del territorio; protezione delle donne e dei loro figli dopo la denuncia, attraverso una rete di servizi e di inserimento lavorativo; istituzione di un osservatorio sulla violenza; patrocinio gratuito per le donne che sporgono denuncia; approvazione della legge nazionale e regionale contro la violenza; inasprimento e certezza della pena per chi violenta”.

Per coloro che hanno subito violenza il governo li sostiene in tutto e per tutto con delle indennità.

Esiste un male grande. Questo male va sconfitto. Donne ribellatevi! La vita è nostra e nessuno può privarci di viverla. Gli uomini che maltrattano nelle mura delle nostre case non hanno dignità e non riconosceranno mai di essere malati. Coloro che abusano della donna e che maltrattano hanno bisogno di cure psicologiche e ricordate che se l’hanno fatto lo rifaranno per sempre. Non avranno mai sensi di colpa. Magari all’inizio per non perdere la propria donna o per paura della denuncia, saranno cordiali e teneri ma infondo hanno un odio che proviene dalle loro insicurezze e forse dal fatto che in fondo sanno di avere a fianco una donna che subisce. Permetterglielo significherebbe dare ragione a chi non ce l’ha. La migliore rivincita sarà quella di dimostrare a se stessi che si può stare senza l’uomo violento perché in fondo non è nessuno! Siamo noi i lori pilastri, senza di noi non sono nulla. Ostinatamente convinti di essere nel giusto col tempo prevaricheranno la donna, sottomettendola e dandole sempre colpe che non ha, facendola sentire inadeguata a lui e magari facendo paragoni con altre donne, la loro donna è sempre quella sbagliata mentre le altre sono sempre meglio. Da qui emerge la violenza psicologica e se non si sta attenti si finisce nell’abisso. Le donne non dimenticano.

La coscienza di chi maltratta come per i tanti casi di violenza psicologica non ha limiti. Arriva al di là di quello che una donna possa immaginare perché chi lo fa non ha coscienza, né amore per se stesso né verso il prossimo. Ti convincono che cambiano, che ti amano, dicono che soffrono senza di te (non è mai vero, magari si divertono pure in nostra assenza), che sono disposti a tutto pur di far tornare la donna da sé ma dopo inizia il calvario. Il vero bene lo fa chi ama e l’amore è il sinonimo di “rispetto” e chi e fa del male e crede di avere coscienza nel fare tutto questo, porta un dolore terribile nel proprio cuore. Lo stupro, la violenza, i maltrattamenti, lo stalking sono reati inaccettabili! Ricordatelo.

Torna all'inizio


 

 
     
     
     

Webdesigner e copyright © 2007 G. B. Bartalotta

Ultimo aggiornamento il 01/02/2015