Torre

 

Casa colonica, costruita in posizione eminente rispetto ai terreni circostanti, che sorgeva per lo più nelle tenute appartenenti a famiglie signorili e veniva usata anche quale ripostiglio per attrezzi e derrate. “… Un stabile alborato con più, e diverse sorti d’alberi fruttiferi, di capacità di tumulate tre in circa, sito, e posto nel Territorio della Città di Monteleone, in Loco detto Li Cappuccini vecchi, Limito li beni del Reverendo Signor Don Michiel’Angelo Simari di detta Città, redditizij al medemo Signor Domenico, quelli di Domenico Lo Moro, alias Lo Carataro, della medema Città, parimente redditizij al detto Signor Lacquaniti, via publica che si va alla fontana della Silica||, col Cancello di fabriche, Torre dentro consistente in due Camere superiori, e due inferiori, seu bassi, con Cisterna inanzi la detta Torre…”  (Nr Ignazio Perna di Monteleone, 24.4.1708, folio 14 a tergo). “Esso Signor Don Lodovico sponte asserisce nella presenza nostra, e detto della Rocca presente||, fra gli altri beni dotali di detta Signora Donna Francesca sua Moglie avere, tenere, e possedere come vero Sognore, Padrone, e legitimo amministratore, giustamente||, Stuppellate dieci in circa, e per quant’è, di terra aratoria sita, e posta in pertinenze di detta Città di Monteleone, e proprio dove si dice Cafaro nella Fontana Grande, con Torre diruta con tre mura, senza copertura, Solaro, e Suffitto… e con patto che detto Francesco debba dette stuppellate dieci Terra avanzare, né deteriorare le mura della Casa, seu Torre sopradetta, ma la medema accommodare, e renderla abitabile…” (Nr Francesco Paolo salerno di Monteleone, 17.11.1733).  “… ad istanza di detto signor Prestia, si fece sequestro delli grani nati da dette due colture, parte dentro la propria aria di detto signor di Siena, indove le gregne di dette due colture Lo Zigrì e Li Vadi erano state trasportate, e parte di detti grani da detta aria si trovavano trasportati, e riposti nella torre in luogo detto Passavanti delli Signori Don Antonio Prestia e fratelli di detto Casale di Rumbiolo…” (Nr Giovanni Geronimo Marsico di Monteleone, 11.6.1760).