Stima al carlino/ stima all’intrinseco valore/ stima nell’intrinseco valore
Stima esatta, reale, senza alcuna maggiorazione.
Stima effettuata secondo il valore effettivo dei beni stimati. “… E poiché i detti signori Coniugi Fabrizio e Violante pretendevano che i detti capi di corredo si dovessero consegnare loro alla extima del carlino, secondo la consuetudine napoletana, poichè lo stesso signor Fabrizio è cittadino napoletano e poichè i Capitoli sono stati stipulati e fatti nella Città di Napoli, mentre al contrario gli stessi eccellenti signori Fabio e Giulio Cesare eredi pretendevano che, poiché non è precisato secondo quale stima i detti capi di corredo si dovevano stimare e consegnare, dato che la consegna doveva essere effettuata nella provincia di Calabria, si deve intendere secondo la stima e la consuetudine della Terra di Monteleone, patria di detta sposa e del dotante, in modo tale che su ciò c’erano tutte le premesse perchè ne nascesse una lite, finalmente, previe trattative di comuni amici per evitare le liti||, volendo comportarsi in maniera amichevole tra di loro, hanno asserito che sono addivenuti, come spontaneamente e volontariamente alla nostra presenza sono addivenuti, all’infrascritta transazione, consuetudine e concordia…” (Nr Michele Pitoja di Monteleone, 18.4.1577). “… In primis in Tanti beni Mobili la somma di docati Cinque Cento, al loro vero valore, seu al Carlino, estimandi per due Maestre communemente eliggende d’Esse Parti, alla stima de’ quali promettono con Giuramento stare||…” (Nr Giuseppe Nesci di Dasà/ Monteleone, 17.11.1711, folio 66 a fronte).
“… in cui la Signora Donna Teresa Morone, col Consenso del Signor Don Francesco Valensise suo Marito di detta Città di Palmi, dovrà promettere in Dote, et Dotis nomine alla Signora Donna Diana Morone, di Lei Nipote ex fratre, di detta Città, la somma di docati due mila, e Cinque Cento, consistentino in tanti beni stabili, e Case d’affitto, estimandi al giusto valore, ed al Carlino da due esperti comunemente eligendi, oltre il jusso, ed azzioni spettantino a detta Signora Donna Diana sopra le Doti, e Successione della Signora Donna Lucrezia Grillo, Madre d’essa Signora Donna Diana, e questi per il Matrimonio contraendo tra me medesimo Don Francesco Saverio in faciem Ecclesiae, piacendo al Signore, e detta Signora Donna Diana Morone…” (Nr Marco Antonio Catalano di Mileto, 19.6.1752, folio 45 a fronte). “… In primis li donano, e promettono docati Cinquanta di beni mobili estimandi da due communi esperti secondo il giusto loro valore, seu al carlino, da consegnarsi nell’istesso giorno che si contraerà con la grazia di Dio detto Matrimonio per verba de praesenti…” (Nr Nicola Lo Schiavo di Monteleone, 13.2.1742).