Stilo
1. Usanza, consuetudine di un popolo, di un luogo, di un’età. 2. Strumento usato nell’antichità per scrivere sulle tavolette di cera; per estensione: penna. 3. Insieme di tratti formali che caratterizza il linguaggio di una categoria di persone, per esempio i notai. “… e dove detto Palazzo con giardinetto, cum juribus, e così franco||, valesse, o vero pro tempore potesse valere più del prezzo sudetto di detti docati mille, e duecento, quel di più, et quicquid esset||, sotto l’istesso giuramento glielo rilascia, e dona donationis titulo irrevocabiliter inter vivos ob multa grata, ex certa sui scientia||, ita quod dicta donatio||, renuncians||, e ciò s’intenda non per stile di Notaro, ma come se fusse atto a parte del presente istrumento…”respective nomi ci ànno rinunciato, e promesso non servirsene,” (Nr Ignazio Perna di Monteleone, 31.7.1716, folio 29 a tergo). “… ed han dichiarato aver fatto apporre questo patto di espressa volontà de’ sudetti loro Signori respective Principali, e non per Clausola consueta, o stile di Notaro…” (Nr Vito Martiello di Napoli, 13.7.1772, allegato a Nr Nicola Cioffi di Maropati/ Mileto, 12.9.1772, folio 22 a fronte). Vedasi anche de stilo Notariorum.