Sorte
Capitale investito in un’operazione speculativa o concesso in prestito, detto anche sorte principale, in contrapposizione a quanto è dovuto accessoriameente a titolo di interessi. “… più asseriscono che sopra la Sorte di docati Seimila, e trecento pagati da detto Signor Fabiani per detto Signor Taccone, l’ interesse a Scalare importò docati cinquecento quarantadue, e grana quaranta, quali risultano da calcoli appurati, visti, rivisti, considerati, e fatti considerare, e perché visti, e rivisti restano lacerati…” “… ed allora a misura che si anderà diminuendo la Sorte sudetta, così devesi scemare l’interesse, che è quanto dire che da quel tempo innanzi si dovrà corrispondere l’interesse a scalare…” (Nr Antonio Pistone di Ionadi, 30.5.1780).