Regalia per lacci e spille

 

Somma di danaro, per lo più di modesta entità, che la sposa riceveva per le sue minute spese e per i bisogni della sua persona, o da parte dei genitori, al di fuori della dote, o da parte del marito, somma della quale essa poteva disporre liberamente. Vedasi patto di lacci e spille.  “… Quali ducati quaranta detta Illustre Signora Baronessa, di suo proprio danaro e sostanza, ricavato dalle sue industrie, che cominciarono con proprio danaro proprio avuto per rigalia di spille, more Morganaticorum, da’ suoi Signori Genitori, e che poi col suo giudizio, impiegandolo, li andò moltiplicando, ut dixit|| , sborza, numera et per manum judicis consegna alli sudetti venditori Scalamandrè e Gaglianò presenti ed in solidum recipienti||, in tanta moneta d’oro ed argento usuale di questo Regno||…” (Nr Michelangelo Massara di Limbadi, 28.2.1779). “… E questo pello prezzo di ducati ventidue, franchi per li medesimi del cennato peso, tanto stimata da Domenico Sposaro, Perito a una voce eletto da esse Parti, e così tra loro convenutesi, ut dixerunt||. Quali manualmente, realmente e di contanti si riceverono in solido avanti di noi essi venditori dalla sudetta Illustre Baronessa per mano del prefato suo Procuratore Gallizzi presente e sborsante||, in moneta d’oro ed argento usuale in questo Regno, proprio danaro e sostanza di detta Illustre Baronessa, avanzato colli regali di spilli datile dall’Illustre suo marito Don Bernardo Barone Toraldo, ut dixit||…”  (Nr Michelangelo Massara di Limbadi, 18.1.1785).