Promotore fiscale

 

Il prelato che nei processi ecclesiastici in materia penale, o in altre materie che toccavano l’interesse pubblico, svolgeva le funzioni di pubblico ministero. “…  Nella Reverendissima Curia Vescovile di Mileto comparisce il Promotor Fiscale della medesima e dice come ha preinteso, non senza suo sorprendimento, che taluni Cappellani di questa Real Chiesa Badiale, ad onta del voler  del Regio Parroco della medesima, e per formale disprezzo della Festa del Glorioso San Nicola Vescovo, Patrono Generale di questa Città, e Diocesi, abbiano impedito a’ Sagristani di detta Chiesa di suonare nel Vespro della Vigilia, e nella mattina della festa, celebrata a 6 corrente, le campane a gloria in segno di sollennità, e neppure cantare il Vespro, com’era di dovere, che anzi uno di essi Cappellani, opponendosi con calore, e con impegno ad impedire una tal sollennità, si fe’ Lecito proferire parola scandalosa, ed indecente, con somm’ammirazione di chi l’ha intesa. Inoltre nella vigilia precedente la Festa dell’Immacolata, che fu Domenica scorsa sette corrente, non han voluto i Cappellani anzidetti celebrare sul tardi, secondo l’antico solito, il Vespro Solenne per la Festa della Vergine che si celebrava dalla divozione de’ fedeli, ed uno di essi Cappellani, lo più ostinato e ripugnante, fu causa di eccitarsi nella pubblica Chiesa tra’ Secolari un tumulto per tal causa, non senza scandalo, e disonore della Casa di Dio, e finalmente la mattina della Festa, che si celebrò al dì otto, vollero i Cappellani stessi far la pubblica e Sollenne processione colla Statua della Vergine, e non contendi di portarla nella pubblica strada, ha voluto ed ordinato uno de’ Cappellani, che la Statua medesima si fusse entrata nella Chiesa de’ Confratelli di San Michele nell’atto che si celebrava la Santa Messa, e si amministrava il Santissimo Sagramento dell’Eucaristia, e fu causa di qualche disturbo delle Stesse Funzioni.E poiché tali eccessi non devono restare impuniti, però ricorre in essa Curia, e fa istanza che si accapasse diligente informazione, producendo a tal uopo la Nota de’ Testimonj da esser esaminati, acciocché fossero gastigati condegnamente i Cappellani sudetti. E così dice||, isto||…”  (A.S.D.M., cartella numero 673, “Mileto, 1800, Criminale, Contra d:Dominucum Borgia”).