Onnossio
Soggetto, sottoposto (latino obnoxius). “… Essa Angiola Puglisi spontaniamente, non per forza, dolo, metu||, ma liberamente||, ha asserito, ed asserisce… come mesi addietro, essendo passata da questa a miglior vita la fu Vittoria Grillo sua madre, nell’ultimo suo testamento lasciò se stessa Erede de’ di lei beni, tra’ quali si contiene una terra detta, seu nomata La Ficara, sita, e posta nelle circonferenze di Coteffoni, distretto della Città di Mileto, di capacità stuppellate cinque in circa, quoad corpus, et non ad mensuram, e per quanto è, alborata con una sola sorbara, e vite attaccata alla medema, limito li beni della Chiesa Parrocchiale di Calabrò da due lati, e li beni del Signor Rosario Borgia di Mileto, vallone corrente, altri fini||, onnossia solamente detta terra all’annua prestazione di carlici cinque, dovuti alla Venerabile Cappella di San Francesco di Paola di detto Casale di Calabrò per Capitale di docati cinque bollali alla raggione del dieci per cento, e del resto franca, e libera d’ogni altro peso, cenzo, tanto bullale, quanto perpetuo, servitù||, a nissuno donata, né in tutto, né in parte, ma libera||…” (Nr Marco Antonio Catalano di Mileto, 26.4.1748). “… come ancora la Chiusa sudetta è onnossia, e specialmente obligata, ed ippotegata all’annuo cenzo bollale di docati quattro, e grana Venti per Capitale bollale di docati Sessanta redemibile quandocumque unica vice, dovuto al detto Don Giovan Battista Alemanni alla ragione del Sette per Cento, come per Istromento rogato per gl’atti del Regio, e publico Notare Magnifico Giovanni Geronimo Marsico di Mileto nell’anno 1757, cui||…” (Nr Antonio Pistone di Ionadi, 18.10.1772).