Moneta d’oro

 

Nel Regno di Napoli, o delle due Sicilie, allorchè si diceva che un pagamento era stato effettuato, o doveva essere effettuato in moneta d’oro, s’intendeva dire che era stato effettuato, o doveva essere effettuato in ducati. “… Che però fatta l’asserzione sudetta, e volendo il tutto ridurre in effetto, quindi è che oggi predetto giorno in presenza nostra detto Signor Capitan Don Giuseppe Corso sponte|| sborza, paga, et per manum Judicis numera, e consegna a detto Signor Don Antonio Prestia presente in sé recipiente, numerante, e rimburzante||, detta somma, e capitale di docati cinquantotto, una, ed insieme colla rata dell’interessi decorsi sino alla presente giornata, presenzialmente, e manualmente in tante monete di oro corrente||, di giusto peso, e valore, servata la forma della Regia Prammatica in presenza nostra numerati||…” (Nr Giovanni Geronimo Marsico di Altilia, abitante a Mileto, 24.5.1743).