Marca/ marcatura/ mercatura/ merco

 

Segno impresso a fuoco con un ferro rovente sulle anche, sulla spalla, o sulla guancia di capi di bestiame, per indicarne l’appartenenza; marchio. “…  ed avuta tal risposta detto magnifico Don Gennaro Acquaviva da detto quondam Don Gennaro Falduti Arrendatore di detto Regio Arrendamento, immediatamente, e senza perdita di tempo portò con sé un pecoraro prattico delle pecore di detto Reverendo Don Rosario Prestia, il quale conosceva il merco sudetto, e fatte lo sudetto pecoraro le diligenze fra le sudette pecore arrestate, con effetto ritrovò fra le medesime molte pecore col sudetto merco di detto Reverendo Don Rosario Prestia, quali nel medesimo tempo furono separate dall’altre, e li furono restituite con tutta puntualità…”  (Nr Giovanni Geronimo Marsico di Altilia, abitante a Mileto, 28.9.1740).  “… furono restituite fino al numero di trentatré pecore, e non più, e richiesto di restituire gli altri settantaquattro recusava, come recusò, restituirli, asserendo di non poterli restituire, ma che dovea mandarli, per ordine del Governatore di quel tempo, nella Marinella, fra’ quali v’erano Sette montoni col merco, noto ad esso Costituto, della Mandra di esso Signor Prestia…”  (Nr Nicola Lo Schiavo di Monteleone, 5.3.1741). “…  Sono i medesimi pello convenuto e stabilito prezzo di un paio di giovenchi cosentini di mantello olivastro, marcati alla coscia destra, e guancia sinistra, vendutili dal sudetto Signor Don Domenico Massara per tali quali sono, e da detto costituto Santo ricevuti a tutto suo piacere, siccome confessa con giuramento||, rinunciando all’eccezione della cosa non consegnata, ed alla speranza||, cerziorato…” (Nr Gregorio Massara di Michelangelo di Limbadi, 22.5.1805). “… Dichiarano essi Burzomì, Cicala, e Lo Spinoso che, con Istromento stipolato da me Notajo addì trenta Agosto mille ottocento ventotto…, essi di Burzomì, e Cicala, per aversi comprato dal Massaro Gaetano Iannello di Nicotera un Cavallo llora di anni tre, di colore detto morello, con una mercatura alla coscia destra, si han ricevuto dal Sudetto Lo Spinoso, a titolo di mutuo, la somma di Docati Quaranta, coll’obbligo solidale di restituirli al medesimo a tutto Agosto detto anno Mille ottocento ventotto…” (Nr Francescantonio Corso di Nicotera, 30.10.1829). “… Tutti li sopradescritti animali sì vaccini, che giumentini portano la marca alla coscia Destra colla lettera iniziale R dinotante Romano, e per ogni mese di Settembre si dovranno inventariare, e sottoporre all’istessa marcatura quegli animali, ed altri nascituri…” (Nr Francescantonio Corso di Nicotera, 24.11.1832).