Laudare in auctorem/ laudare in auctores

 

“Elogiare/ magnificare come autore”; “elogiare/ magnificare come autori”. Eufemismo usato per indicare che si addossava a qualcuno la colpa di qualcosa.  “…che perciò statim, visis Scripturis praedictis, intende formiter laudare in auctorem il sudetto magnifico di L’Acquaniti, acciò che dovesse lui venire, e comparire in Judicio, defendere, et antestare la sudetta Causa, ac onus litis suscipere, e rendere ad esso Comparente vincitore in Casu||…” (Causa civile Taccone/ Acquaro, A.S.D.M., cartella numero 513). “…  la quale Donna Lùccia subito, con un giudizio d’assistenza nella Corte delle prime istanze dello Stato di Mesiano, cercò il recupero delle Sudette Sue Doti sopra detto Stabile Masello, seu Giardino, posseduto in oggi da detto Signor Notar Morabito a titolo della sopra detta Compra||, il quale nel termine prefisso da essa Corte, con Sua formale istanza, lodò in auctores li Sopradetti Venditori, non avendo potuto con altro giudizio d’assistenza appoggiarsi sopra il surriferito fondo, seu Stabile detto Marzano, a lui specialmente ippotegata da detto Reverendo Signor Arciprete Lacquaniti per l’evizzione, come sopra si è detto, perché il Stabile Sudetto non era di detti Don Nicola, e Sue Sorelle, come asserito aveano nell’Istromento di Cambio, e per conseguenza non era passato in potere d’esso Signor Arciprete Lacquaniti, ma effettivamente esso Stabile Marzano con Suoi Ulivi era del Sudetto Signor Don Carl’Antonio Lacquaniti Loro Nepote, il quale fin dall’anno 1773 venduto l’avea al Signor Don Ilario Tranquillo della Città del Pizzo…” (Nr Antonio Pistone di Ionadi, 12.1.1779).