Danda/ tanda/ tanna

 

Rata di pagamento.“… E questo per lo sudetto fra di loro convenuto prezzo di docati undici, e mezo, quali docati undici, e mezo detto Antonio Angiò, per convenzione avuta con detto di Razza venditore presente||, per lo presente stromento promette, e con giuramento si obliga pagare, e con effetto consignare a detto Gregorio Razza presente, suoi eredi||, in tre tanne, e pagamenti, cioè carlini trentotto, grana tre, e cavalli quattro in Agosto primo venturo dell’anno seguente 1742, altri carlini trentotto, grana tre, e cavalli quattro nel mese d’Agosto susseguente 1743, e li restanti carlini trentotto, grana tre, e cavalli quattro di ultima tanna, complimento, e final pagamento di detta somma di docati undici, e mezo, intiero prezzo di detta possessione venduta, nel mese di Agosto dell’anno seguente 1744 in pace||…”  (Nr Giovanni Geronimo Marsico di Altilia, abitante a Mileto, 27.12.1741). “… In quanto poi ai rimanenti ducati cento, il Compratore medesimo si obbliga pagarli di moneta effettiva corrente in Regno al predetto Venditore senza veruno interesse in due eguali dande, cioè l’una in Agosto mille ottocento cinquanta tre, e l’altra in Agosto mille ottocento cinquantaquattro…” (Nr Achille Scuteri di Vazzano/ Ionadi, 3.2.1822). 

“… per ultimo ducati ottanta di moneta effettiva corrente in Regno, che il Maccarrone si obbliga pagarli al detto suo figlio Giuseppe in due eguali dande…” (Nr Achille Scuteri di Vazzano/ Ionadi, 29.12.1849).