Complimento

 

1.- Ciò che completa un tutto (ad esempio, una somma di denaro). “…  E per fare lo Complimento di detta Somma di ducati mille, e Cento, a tenore di dett’Alberano del modo predetto, fu, ed è nicessario assegnare un censo enfiteotico di Carlini vent’uno, e mezzo debito da Gregorio Cuppari di detto San Caloggiaro, posto sopra uno stabile detto San Michele, situato in pertinenze di detto San Caloggiaro, limito lo Signor Francesco Frisolone sudetto, e lo nomato Dottore Prestia, alborato con olive, quali vanno per intero a benefizio di Esso Signor Don Cesare, atteso delle medesime olive è padrone utile, e diretto, per ducati Settant’uno…” (Nr Nicola Lo Schiavo di Monteleone, 13.2.1742).   “… li restanti docati mille quattrocento ottantadue, e grana novanta quattro, Complimento di detti Docati cinquemila quattrocento ottantadue…” (Nr Antonio Pistone di Ionadi, 30.5.1780).

 

2.-  Regalo, a volte più o meno “forzoso”, come nel caso dei capponi a Natale, delle uova a Pasqua, ed in qualche caso anche dei polli alla metà di Agosto, che i coloni dovevano fare ogni anno al “padrone”, e che quasi sempre, per renderlo maggiormente vincolante, veniva addirittura inserito nei contratti di affitto. “… Che dessi fittajuoli fussero nel dovere di fare per due volte l’anno al proprietario Signor Braghò i complimenti di uso, cioè degli ovi nella Pasqua, e de’ Capponi nel Santo Natale di ogni anno…”  (Nr Domenico Naso di Mottafilicastro, 8.10.1845).  “…  Il fittuario Mercuri si obbliga corrispondere a favore del proprietario, per tutto il tempo del fitto, ed in ogni anno, due Caponi nel Santo Natale, quaranta Uova nella Pasqua di Resurrezione, e due Polli nel Mezz’Agosto…”  (Nr Domenico Capria di Nicotera, 18.5.1862, folio 61 a fronte). “… Dovranno i coloni usare verso il padrone le solite annuali prestazioni di quattro capponi a Natale, ottanta ovi nella Pasqua di Resurrezione, e quattro polli a Mezzagosto…” (Nr Domenico Capria di Nicotera, 24.8.1879).