Cassa del deposito

 

Cassetta di sicurezza nella quale si conservavano i risparmi delle comunità; di solito era apribile con tre chiavi diverse, affidate a tre persone diverse, le quali, pertanto, dovevano essere tutte contemporaneamente presenti perché si potesse aprire. “… le sudette Reverende Signore Monache fecero richiedere al sopradetto Reverendo d’Ascoli per la consegna di detti docati sessanta, ed infatti di subito gliele sborzò, e dalle medeme Reverende Signore Monache furuno posti con l’altri docati cento quaranta alla Cassa del deposito di detto Venerabile Monastero, serrata con tre chiavi, dove al presente si ritrovano di moneta d’argento…” (Nr Ignazio Perna di Monteleone, 18.4.1713).