Beni parafernali
I beni di una moglie non costituiti in dote, né in altra condizione giuridica che comporti per legge la loro amministrazione da parte del marito, di cui essa ha, pertanto, piena disponibilità. Vedasi anche Beni avventizi. “… coll’obbligo, ed ippotega generale di tutti, e qualsivogliano loro beni, ed effetti presenti, e futuri||, e specialmente di una loro terra, quale essi conjugi con detto loro giuramento asseriscono avere, tenere, e possedere giustamente come veri Signori, e padroni, di robba parafernale d’essa Anna, all’ istessa pervenuta per causa di donazione a suo beneficio fatta dalla quondam Dianora Pititto sua zia, in virtù di publico stromento celebrato per mano mia in data de’ 28 del mese di luglio 1743, allo quale||…” (Nr Giovanni Geronimo Marsico di Altilia, abitante a Mileto, 28.8.1746). “… Il sudetto costituto Signor Don Diego in forza del presente atto si dichiara vero, e liquido debitore della sudetta costituta sua moglie Signora Donna Maria Martina accettante nella Somma di Docati Mille e ottocento, quelli stessi che dalla medesima si ha ricevuti, porzione sulle di Lei Doti, e porzione di danaro contante che la medesima portò dalla Sua famiglia come danaro parafernale, allorché contrasse matrimonio collo stesso Signor Don Diego, il quale per bisogni di Sua famiglia se li ha consumati, e distratti…” (Nr Francescantonio Corso di Nicotera, 6.10.1827, folio 275 a fronte). “… Un Annuo Canone perpetuo di Docati Due, e grana settantacinque non depurati di quinto…, pervenuto alla stessa Donna Marianna da retaggio paterno, e come cespite parafernale…” (Nr Francescantonio Corso di Nicotera, 7.12.1830, folio 316 a fronte). “… Il Sudetto Signor Don Vincenzo Zagari, nella spiegata Sua qualità, divenne vendere, come in forza del presente Atto vende, a favore del costituto Signor Cantore Don Gaetano Brancia accettante, il dominio diretto sul fondo Vigneto, sito, e posto in questa Marina di Nicotera, Contrada la Vela, confinante co’ beni degli Eredi di Don Diego Brancia, del Signor Principe di Scilla, e colla Strada pubblica, qual dominio diretto è tutto parafernale, cioè estradotale della Sudetta Sua Signora Moglie Donna Cassandra Brancia, alla quale pervenne per titolo Ereditario Materno, esente da ogni peso, vincolo dotale, Ipoteca, e Servitù…” (Nr Francescantonio Corso di Nicotera, 21.10.1839, folio 385 a fronte).