Bancale/cedola di cambio/ lettera di cambio/ polizza/ polizza bancale/ polizza di cambio
Documento contenente l’ordine di pagare una certa somma a favore dello stesso emittente o di un terzo beneficiario. “… Nella nostra presenza personalmente costituito Diego Prestia di Calimera…, il quale… ha prodotto, ed ha presentato la sotto scritta cedola di cambio del tenore seguente, cioè…” (Nr Giovan Battista Acquaro di Monteleone, 9.9.1630). “… Giorni dopo, ritornò solo detto Signor Don Camillo Soriano da esso Signor Francesco Gagliardi, e restituitali detta Lettera di Cambio, li disse avesse quella rinovato per docati mille e cento pagabili in Monteleone ad esso medesimo Signor Don Camillo, e che l’altri docati cento gli l’avesse pagato contanti, perché li servivano prontamente in detto luogo…” (Nr Pietro Paolo Fiorillo di Monteleone, 4.11.1711). “… non altrimenti il medesimo Signor Sindaco Piperni si è disposto, risoluto, e convenuto fare. anche con questa avvertenza, e patto espresso, ch’essi Benestanti tutti, unitamente con detto Signor Don Francesco Saverio Tacconi, non già come Sindaco, ma come uno de’ Benestanti antedetti, in solidum||, fussero tenuti, ed obligati indennizare per detti ducati cento cinquanta uno, grana ottanta sette, e Cavalli otto, e per tutti danni, spese, ed interessi||, lo stesso Don Luigi, suoi Eredi, e Successori||, con pagarli subito la divisata somma, e tutti danni, spese, ed interessi sudetti, qualora in ogni futuro tempo, tanto in grado di visura de’ suoi Conti, quanto in grado di revisione de’ medesimi per ordine di chi che sia, e così pure di qualsisia Corte, e Tribunale||, gli verrebbe impuntato l’ansidetto pagamento di essi ducati cento cinquanta uno, grana ottanta sette, e cavalli otto, con doversi essi Signori Benestanti tutti, in ogni uno di detti Casi, ripigliarsi da detto Signor Piperni, suoi Eredi, e Successori||, la poco ansi detta Polissa Bancale di detti ducati cento cinquanta uno, grana ottanta sette, e cavalli otto, e questa Polissa restituire subito a detto Signor Don Francesco Saverio Tacconi, suoi Eredi, e Successori||, il quale Don Francesco Saverio, suoi Eredi, e Successori||, in questo caso d’impuntamento, e restituzione di essa succennata Polissa, fosse obbligato, e tenuto ripigliarsi la medesima Polissa, e di pagare subito a detti suoi Socj Benestanti non meno detti ducati cento cinquanta uno, grana ottanta sette, e cavalli otto, che cavarli indenni, ed illesi da tutti danni, spese, ed interessi|| che forse patissero ad istanza dello stesso Signor Piperni, suoi Eredi, e Successori||, quia sic ex pacto|| alias||…” (Nr Marco Antonio Catalano di Mileto, 14.10.1773).