Avvalimento
Prestito, sovvenzione. “… e come che esso Antonio Bardaro contrasse molti debbiti con diversi particolari per alimenti proprij, li quali sono docati nove deve pagare al sudetto Illustrissimo Signor Barone, e docati sette a Bruno Bardaro della medema Città per tanti avvalimenti avuti in tempo era custode de Neri con detto Bruno, e li detti docati nove del sudetto Illustre Signor Barone sono per resto di tanto grano d’India avuto, e perché non ave avuto formalità veruna esso Antonio Bardaro sì per pagare al sudetto Illustre Signor Barone, come a detto Bruno Bardaro, per non vedersi andar ramingo, e fugiasco, risolse vendere la sudetta casa come sopra||, ed alla perfine di convenne col sudetto Magnifico Domenico Bardaro procuratore ut supra||…” (Nr Domenico Antonio Pelaja di Gerocarne, 4.9.1757). “… E perché detto Magnifico Vincenzo Iannello va liquido debitore a detto Giuseppe Currà nella somma di ducati cinque cento, per causa d’avvalimenti, e contanti avuti da detto di Currà da duodeci anni a questa parte, e non avendo esso di Iannello altro modo di poter pagare, e sodisfre una tal somma, e vedendosi minacciato per l’esecuzione, et ad evitandum evitando, interpellò, e supplicò detto Giuseppe Currà di compiacersi riceversi in solutum, et soluti nomine, le sopradette terre come sopra descritte, limitate, e confinate||…” (Nr Giacomo Morabito di Scaliti, 12.3.1775).