Alcòvia/ alcòvio/ arcòvia/ arcovo
Alcova, camera da letto. Più esattamente, era così chiamato un luogo separato dalla camera con arco o tramezzo e chiuso da cortine, ove era il letto. “… in un’altra camera susseguente, dove vi è un àrcovo, vi sono videlicet: una cassa di noce usata, ed inferrata, di palmi sei, e due, e mezzo … Un letto consistente in due matarazzi, proprij di detta Donna Làvora, Trabbacca di ferro, tre coscina, ono grande, e due piccoli. Due boffettini di noce perfilati d’ebbano, usati. Due scrittorij con quattro tiratoi per ciascheduno, con vetri innanzi, e varie figure, due spechi piccoli con cornice neri. Due zinefri con di loro ferri di sotto. Due quadri con di loro cornice di pali sei, e quattro, con perfili d’oro, di figure sagri. Un altro quadro piccolo con cornice di legno. Un bacile di ramo usato. Un stipo dentro il muro, voto. Quattro sedie di paglia…” (Nr Leonardo Montoro di Tropea, 9.6.1741). “… il quarto inferiore di detto loro Palazzo, consistente in una Sala, camera, alcovio, e cocina, ed il basso di sotto, o sia magazeno” (Nr Francesco Laureana di Nicotera, 29.1.1765).