
Appunti su
Stefanaconi
di Anna Arcella

Ruderi della Motta S. Demetrio in Calabria
di Luigi Pitimada

Le vie del vento o le rivoluzioni sognate
di Ninì Luciano
|
|
L’idea di questa collana consiste
semplicemente nell’impaginare e rendere disponibili in formato digitale
pubblicazioni difficilmente reperibili in commercio e riguardanti
Stefanaconi e il Vibonese. Sono molti i libri che per vari motivi sono
introvabili; il loro contenuto è, però, un tesoro che deve essere reso
disponibile a un pubblico più vasto, in particolar modo a quello degli
emigrati che si sentiranno così più vicini alla loro terra d’origine.
Ringraziamo gli Autori per la
disponibilità nel consentirci di diffondere gratuitamente il loro lavoro
dal nostro Portale.


LA STRADA di Lina Piperno (in vendita)
Sono passati dieci anni dalla promessa che l'autrice ha fatto a Danilo,
un ragazzo prematuramente scomparso in un incidente stradale. In un
sogno egli infatti le chiedeva di raccontare a tutti la sua storia, in
modo da poter essere d'aiuto a chi, come lui, si fosse trovato in
difficoltà e avesse deciso di ricorrere all'uso di sostanze
stupefacenti. Da qui nasce l'idea di questo romanzo, una testimonianza
dolorosa sugli effetti devastanti delle droghe, il cui fascino attrae
molto spesso i più fragili, o semplicemente i più sfortunati. Con grande
sensibilità e delicatezza l'autrice, reduce a sua volta dalla tragedia
di aver perso una figlia di pochi mesi, ricostruisce la vita del
giovane, dall'infanzia poco serena alla maturità, fino alla morte a
seguito di un incidente causato proprio dall'uso di droga. Danilo lascia
un ammonimento che è anche un messaggio di speranza per tutti i giovani
che, come lui, in un momento di fragilità possono essere attratti dal
rimedio più facile, ma allo stesso tempo più dannoso, per alleviare il
dolore o scacciare il senso di inadeguatezza: amate la vita e imparate a
gioire!

Nicola Michele Cuiuri
nacque a Stefanaconi da Domenico e Annunziata Garcea l’8 maggio 1958.
Nicola era uno spirito libero e amava la sua libertà più di ogni altra
cosa al mondo. Gli piaceva viaggiare molto e immedesimarsi negli usi e
nei costumi dei posti dove andava. Era un tipo solare, molto socievole,
anche se amava vivere solitario in mezzo alla natura e vivere di ciò che
essa donava.
Ha vissuto l’ultima parte della sua vita a Montalto di Vezzano,
un paesino collinoso in provincia di Reggio Emilia. Divertendosi, Nicola
soleva dire di essere il primo cittadino di Montalto, come numero
civico, e viveva proprio confinato in mezzo alle montagne. Un posto da
sogno, fantastico e “favoloso”. Diceva che era il giardino dell'Eden;
che era il posto “più meraviglioso” del mondo perché riusciva a sentire
la voce vera della natura.
Ha vissuto per 6 mesi in India e precisamente a Calcutta. Poi ha vissuto
per un po’ girovagando in Francia e in Svezia.
Ha studiato fino alla terza media dopodiché aiutò il padre
nei campi; a 16 anni lasciò definitivamente Stefanaconi andando a vivere
a Genola in provincia di Cuneo fino a quando non partì per svolgere il
servizio militare. Qui lavorò come muratore, mestiere che lui odiava
fare.
Dopo il militare si stabilì a Brescia per un certo periodo e poi
definitivamente a Reggio Emilia, paese che lui amava tantissimo. Qui è
morto il 23 gennaio 2001, dopo parecchi anni di cure e accanimenti
terapeutici inutili, a causa di una malattia molto rara, detta Lupus,
che attacca il sistema immunitario degenerandolo. (Assunta Cuiuri)
|
|
|
|
|